Le politiche One Health nelle citta Oggi la presentazione del meeting a Bari
Le politiche One Health nelle citta Oggi la presentazione del meeting a Bari
Attualità

A Bari il meeting della rete Città sane-Oms, il 21 e 22 settembre al Kursaal

In programma tanti ospiti e la consegna degli Oscar della salute ai progetti virtuosi


Lectio di esperti e ricercatori, panel tematici, ma anche condivisione di buone pratiche tra le realtà locali e riconoscimenti a progetti virtuosi in materia di salute urbana in ogni sua sfaccettatura. Tutto questo e molto altro compone l'ampia proposta del XX Meeting nazionale della Rete Città Sane – OMS, dal titolo "Città in Salute: per una politica One Health nelle città italiane", che si terrà a Bari, nella cornice del Teatro Kursaal Santalucia, il 21 e 22 settembre.

Il capoluogo pugliese, vincitore dell'ultima edizione del Bando Oscar della Salute 2021, ha raccolto la sfida di ospitare, come da tradizione, l'edizione successiva del Meeting nazionale della rete, collaborando con Ancona, Comune che detiene la Presidenza nell'attuale mandato, e con il comitato tecnico nella realizzazione dell'importante iniziativa.

Il ricco programma vede anche il coinvolgimento delle principali istituzioni con le quali la Rete ha all'attivo importanti protocolli d'intesa, quali il Ministero della Salute, Anci e Federsanità.

Questa mattina a Bari, nella sala Giunta di Palazzo di Città, la presentazione degli ospiti e dei lavori del meeting. A illustrare il programma la presidente della Rete italiana Città Sane e assessore delegato del Comune di Ancona Manuela Caucci, il presidente della commissione comunale Università e referente cittadino per Bari della Rete Giuseppe Cascella, la consigliera incaricata dal Sindaco di Bari per le politiche sanitarie Loredana Battista e la coordinatrice nazionale della Rete Alessandra Baldini. Sono intervenuti anche la professoressa Filomena Corbo dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", che durante il meeting sarà tra i protagonisti sul tema del rapporto tra alimentazione e salute, il professor Vincenzo Palmieri del Policlinico di Bari, che coordinerà la tavola rotonda sulla città inclusiva e i pazienti fragili, e l'artista Piero Fabris, che ha realizzato il premio che verrà consegnato alle città vincitrici degli Oscar della salute. Presente anche alla conferenza stampa anche Domenico Scaramuzzi, presidente della commissione Welfare del Comune di Bari.

"In Italia quasi il 70% della popolazione vive oggi nelle aree urbane, in città di grandi, medie o piccole dimensioni - è il commento del Sindaco di Bari e Presidente ANCI, Antonio Decaro - e la progressiva urbanizzazione veicola fattori di rischio per la salute di varia natura, favorendo l'insorgenza di malattie indotte dall'inquinamento ambientale, da condizioni abitative e/o lavorative inadeguate, da stili di vita e alimentari sbagliati e comportamenti a rischio. Gli Enti Locali, com'è noto, non hanno competenze in materia di politiche sanitarie, ma una corretta pianificazione urbana può contribuire a tutelare e promuovere la qualità della vita e la salute dei cittadini, agendo sulla dimensione ambientale, sociale, culturale delle città, aumentando ad esempio la dotazione di parchi e giardini, potenziando l'offerta educativa per i più piccoli, realizzando piste ciclabili per favorire l'uso della bicicletta, garantendo un alloggio sociale alle persone in povertà estrema. Il COVID ci ha segnalato la centralità che il tema della salute rivestirà nei prossimi anni e l'importanza di esplorare nuove alleanze tra enti territoriali per rendere le nostre comunità più resilienti, inclusive e sostenibili. Per questo, il Comune di Bari lo scorso anno ha deciso di aderire alla Rete delle Città Sane dell'OMS e l'ANCI ha aderito lo scorso marzo al Manifesto Salute nelle città: bene comune, redatto grazie al contribuito di 200 esperti e 36 tra Istituzioni, enti, università, società scientifiche, associazioni pubbliche e private, che definisce dieci punti chiave per guidare le città nello studiare e approfondire i determinanti della salute ed elaborare strategie efficaci per migliorare gli stili di vita e lo stato di salute dei propri cittadini".

Durante la conferenza stampa, Manuela Caucci, assessore ai Servizi Sociali, Welfare, Politiche dell'integrazione, Politiche socio-sanitarie, Rapporti con aziende ospedaliere sanitarie e Inrca del Comune di Ancona, e presidente della Rete italiana Città Sane, oltre a illustrare il ricco programma composto da molti rappresentati locali, accademici e professionisti, ha espresso la soddisfazione dell'amministrazione e della Rete per il lavoro corale, ringraziando il Comune di Bari per la generosa collaborazione ed accoglienza. "Il meeting del prossimo 21 e 22 settembre - ha dichiarato Manuela Caucci - sarà la dimostrazione di come noi Comuni, quali enti di prossimità vicini ai cittadini, possiamo intervenire tramite politiche intersettoriali che creino opportunità e benessere diffuso e, al contempo, tutelino e promuovano la salute della cittadinanza. Far parte della rete è un'opportunità importante che ci fa guardare al di là dei propri confini, costruire alleanze, creare sinergie per la Salute e condividere idee, progetti e buone pratiche".

"Siamo orgogliosi di poter ospitare a Bari il XX Meeting Nazionale della Rete delle Città Sane - ha dichiarato il Consigliere delegato della città di Bari Giuseppe Cascella - in virtù dell'Oscar della Salute ottenuto dalla nostra città, lo scorso anno ad Ancona, per il Piano di azione sull'alimentazione (food policy) su cui il Comune lavora da anni, in collaborazione con l'Università di Bari, il Politecnico di Bari e l'Istituto Agronomico Mediterraneo. La nostra amministrazione ha puntato sul cibo come una "competenza delle città", riconoscendo ai sistemi urbani centralità nelle politiche alimentari, sottolineandone il peso nelle dinamiche di consumo e di spreco alimentare e il ruolo in termini di educazione, prevenzione dei rischi per la salute, tutela del paesaggio agricolo periurbano, nonché l'impegno per favorire l'accessibilità al cibo (e al cibo di qualità) delle fasce più vulnerabili della popolazione. Sottolineo, inoltre, che nei lavori delle due giornate saranno coinvolti eminenti studiosi della nostra città, tra cui esperte ed esperti del rapporto tra cibo e salute, del legame tra l'ambiente urbano e i disturbi cromosomici e delle politiche di prevenzione per le neoplasie".

"Con grande piacere la città di Bari ospiterà quest'anno il "XX Meeting della Rete Città Sane", ha dichiarato Loredana Battista, consigliera incaricata dal Sindaco di Bari per le politiche sanitarie e referente del Rotary Club Bari Sud, che sostiene l'evento. "La sensibilizzazione e la divulgazione è la base di questo importante insieme di attività, e la Rete fornisce a tutte e tutti l'occasione per creare collegamenti utili per migliorare il livello di vita delle popolazioni nei grandi centri urbani. Questo meeting sarà quindi un'occasione di confronto che fornirà indicazioni per la costruzione di una città a misura di persona, ecosostenibile, dove poter creare un legame tra ambiente urbano, ecosistema ed esseri umani, come suggerito dall'approccio "One Health" dell'OMS. Una città del futuro da immaginare e costruire attraverso una precisa relazione tra salute pubblica e pianificazione urbana, ponendo al centro dell'attenzione l'ambiente e la salute".


Il PROGRAMMA DEL MEETING:

Giovedì 21 settembre

Impossibilitata a raggiungere l'Italia, Kira Fortune, rappresentante dell'Ufficio Europeo dell'OMS, non farà mancare la sua presenza da remoto in un intervento inaugurale che sottolineerà l'importanza del modello One Health in termini strategici a livello internazionale.

Il primo cittadino di Udine, Città Progetto OMS, Alberto Felice De Toni, presenterà un contributo che analizzerà un tema molto attuale, cioè il ruolo delle organizzazioni nel far fronte alla crescente complessità esterna. Il dilemma della complessità e della necessità delle capability organizzative saranno quindi al centro del suo contributo.

La prima mattinata del Meeting proseguirà poi con una serie di interventi sulla prospettiva One Health in ambito urbano circa il rapporto tra ambiente e salute. A moderare gli interventi la dottoressa Paola Angelini, dirigente Servizio prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna, che metterà in relazione gli spunti offerti da Lucia Bisceglia, dell'Area Epidemiologia e Care Intelligence - Regione Puglia, sulla Salute Umana, di Davide Di Domenico, dell'Ausl Bologna e Comune Bologna sulla Salute Animale e di Chiara Cervigni del Settore transizione ecologica e ufficio clima - Comune di Bologna, sulla Salute Urbana e neutralità climatica.

La prima mattina di lavori si concluderà con contributi di grande spessore su alcuni temi capitali dell'approccio Urban Health, tra cui l'intervento sulla Città dei 15 minuti a cura di Ezio Manzini e infine quello sull'Epigenetica con Agostino Di Ciaula del Direttivo ISDE.

Nel pomeriggio le sessioni proseguiranno con panel tematici paralleli, mirati ad approfondire tre complementari prospettive della Salute Urbana: Città sostenibili - Città green, Città inclusiva - Città del futuro e Città delle relazioni - Città del welfare culturale: esperti di settore modereranno diversi contributi e case history sul tema, restituendone poi un report complessivo nella mattina di venerdì.

Venerdì 22 settembre

La seconda giornata si aprirà con contributi di grande valore, a partire da quello sui ragazzi con la lectio curata dalla professoressa Daniela Lucangeli dell'Università di Padova, dal titolo La città che vorrei per i nostri figli. A seguirà interverrà il dottor Giuseppe Napoli, Presidente Federsanità ANCI Friuli Venezia Giulia con l'intervento Reti e Alleanze tra Istituzioni locali e Comunità Attive per realizzare Sistemi globali Salute, integrazione socio-sanitaria, promozione della Salute e prevenzione, che metterà in luce l'importante azione di Federsanità, tra le Istituzioni più prestigiose che hanno all'attivo un protocollo d'intesa con Rete Città Sane OMS.

Concluderanno i lavori la restituzione dei panel tematici curata dai moderatori, la dichiarazione finale curata dal comitato scientifico e la cerimonia di premiazione dell'"Oscar della Salute".

Il bando Oscar della Salute, alla quindicesima edizione, attribuisce riconoscimenti dedicati ai progetti presentati dalle città e risultati vincitori in risposta al bando che annualmente individua le tematiche per cui si aderisce. Sei i premi previsti, con l'obiettivo di fornire un riconoscimento all'impegno delle amministrazioni locali in termini di politiche di promozione della salute, corretti stili di vita, politiche ambientali virtuose. La premiazione si configura quindi come momento prezioso di interscambio di idee nell'ottica del rafforzamento dei rapporti fra città, per la valorizzazione delle buone prassi attuate a livello locale.

Cos'è la Rete Italiana Città Sane

In Italia, il progetto Città Sane è partito nel 1995 come movimento di Comuni per poi diventare nel 2001 Associazione senza scopo di lucro. La Rete aderisce al movimento Healthy Cities dell'OMS ed è l'unica associazione italiana accreditata presso l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Recependo le indicazioni di quest'ultima, la Rete pone al centro della sua azione la collaborazione fra le città, presidio della salute sul territorio, per attivare a livello locale progetti di promozione della salute pubblica. Attualmente aderiscono alla Rete oltre 70 Comuni italiani e la Regione Emilia-Romagna. La Rete europea comprende 1400 tra città e regioni.

Inoltre, sono molte le relazioni che la Rete ha consolidato lungo gli anni, mantenendo rapporti importanti con numerose confederazioni nazionali, associazioni di pubblica utilità, istituti di ricerca ed universitari e partecipando come stakeholder ai principali tavoli per la salute pubblica indetti dal Ministero della Salute. Il duplice obiettivo dell'associazione è rendere più snelle le procedure di attuazione e diffusione di buone prassi e politiche di prevenzione sanitaria, da un lato, e dall'altro porsi come interlocutore strategico al supporto operativo alle istituzioni.

I Comuni associati puntano a costruire, insieme al Coordinamento nazionale, un percorso condiviso di raccolta, analisi e diffusione degli elementi migliori e replicabili delle buone pratiche messe in campo sui territori per promuovere corretti stili di vita, prevenire le malattie e migliorare la qualità di vita delle cittadinanze. Tra i temi principali portati avanti dal progetto ci sono anche la pianificazione urbana per la salute, la valutazione di impatto sulla salute e l'invecchiamento in salute.
  • Antonio Decaro
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