Spettacoli
Il "Regalo di Natale" di Pupi Avati al Teatro Palazzo di Bari
domenica 8 marzo 2020
EVENTO ANNULLATO
Una partita di poker, quattro amici che non si vedono da anni, un pollo da spennare, uno dei più bei film di Pupi Avati. Sono tutti gli elementi dell'avvincente REGALO DI NATALE, spettacolo in scena al Teatro Palazzo di Bari domenica 8 marzo alle 18.30.
La scena si svolge in una villa, la notte di Natale. Lele, Stefano, Ugo e Franco sono quattro amici di lunga data, interpretati da attori di lungo corso come Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase e Fulvio Pepe, che si ritrovano per una partita di poker. Con loro vi è anche il misterioso avvocato Santelia, impersonato da Gigio Alberti, un ricco e ingenuo industriale sulla sessantina, contattato da Ugo per partecipare alla partita, noto nel giro per le grosse perdite al gioco. I rapporti tra i vecchi amici sono tesi, specialmente tra Ugo e Franco. La partita prenderà ben presto una piega molto poco amichevole. Fallimenti, inganni, rancori reciproci, verranno a galla nel corso della notte al tavolo verde.
Noir e commedia amara, Regalo di Natale, liberamente ispirato all'omonimo film scritto e diretto da Avati nel 1986, è adattato per il teatro da Sergio Pierattini, con la regia di Marcello Cotugno. Il poker è un gioco, certo, ma è anche un rito moderno in cui mostrarsi per quello che non si è, proprio come in una rappresentazione teatrale. Quanto più la maschera indossata è forte e impenetrabile, tanto più sarà difficile comprendere le reali intenzioni di chi l'ha indossata. Originariamente ambientato negli anni '80, il testo è stato trasposto ai giorni nostri, tempi in cui la crisi economica globale si è abbattuta sull'Europa, segnando profondamente la società italiana e il gioco d'azzardo, di contro, vive una fase di esplosiva diffusione. Soldi facili è la parola d'ordine per tutti, compresi i protagonisti di Regalo di Natale, che si fronteggiano, in un crescendo di tensione che ci rivela, mano dopo mano, come, al tavolo verde, questi uomini si stiano giocando ben più di una manciata di fiches. Regalo di Natale è un'amara riflessione sull'amicizia e "su come stiamo diventando – spiega il regista Cotugno – o su come forse siamo già diventati. Se il poker è lo specchio della vita, il teatro è il luogo dove attori e spettatori si possono rispecchiare gli uni negli altri. E due specchi messi uno di fronte all'altro generano immagini. Infinite".
L'omonimo film di Pupi Avati, presentato in concorso alla 43a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ebbe ottimi riscontri di critica, rivelandosi uno dei più grandi successi nella carriera del cineasta bolognese, che nel 2004 ne diresse un sequel, La rivincita di Natale, con lo stesso cast formato da Diego Abatantuono (Nastro d'Argento come miglior attore non protagonista), Gianni Cavina, Alessandro Haber, George Eastman e Carlo Delle Piane, che con il ruolo dell'avvocato Santelia conquistò la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile a Venezia.
Una partita di poker, quattro amici che non si vedono da anni, un pollo da spennare, uno dei più bei film di Pupi Avati. Sono tutti gli elementi dell'avvincente REGALO DI NATALE, spettacolo in scena al Teatro Palazzo di Bari domenica 8 marzo alle 18.30.
La scena si svolge in una villa, la notte di Natale. Lele, Stefano, Ugo e Franco sono quattro amici di lunga data, interpretati da attori di lungo corso come Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase e Fulvio Pepe, che si ritrovano per una partita di poker. Con loro vi è anche il misterioso avvocato Santelia, impersonato da Gigio Alberti, un ricco e ingenuo industriale sulla sessantina, contattato da Ugo per partecipare alla partita, noto nel giro per le grosse perdite al gioco. I rapporti tra i vecchi amici sono tesi, specialmente tra Ugo e Franco. La partita prenderà ben presto una piega molto poco amichevole. Fallimenti, inganni, rancori reciproci, verranno a galla nel corso della notte al tavolo verde.
Noir e commedia amara, Regalo di Natale, liberamente ispirato all'omonimo film scritto e diretto da Avati nel 1986, è adattato per il teatro da Sergio Pierattini, con la regia di Marcello Cotugno. Il poker è un gioco, certo, ma è anche un rito moderno in cui mostrarsi per quello che non si è, proprio come in una rappresentazione teatrale. Quanto più la maschera indossata è forte e impenetrabile, tanto più sarà difficile comprendere le reali intenzioni di chi l'ha indossata. Originariamente ambientato negli anni '80, il testo è stato trasposto ai giorni nostri, tempi in cui la crisi economica globale si è abbattuta sull'Europa, segnando profondamente la società italiana e il gioco d'azzardo, di contro, vive una fase di esplosiva diffusione. Soldi facili è la parola d'ordine per tutti, compresi i protagonisti di Regalo di Natale, che si fronteggiano, in un crescendo di tensione che ci rivela, mano dopo mano, come, al tavolo verde, questi uomini si stiano giocando ben più di una manciata di fiches. Regalo di Natale è un'amara riflessione sull'amicizia e "su come stiamo diventando – spiega il regista Cotugno – o su come forse siamo già diventati. Se il poker è lo specchio della vita, il teatro è il luogo dove attori e spettatori si possono rispecchiare gli uni negli altri. E due specchi messi uno di fronte all'altro generano immagini. Infinite".
L'omonimo film di Pupi Avati, presentato in concorso alla 43a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ebbe ottimi riscontri di critica, rivelandosi uno dei più grandi successi nella carriera del cineasta bolognese, che nel 2004 ne diresse un sequel, La rivincita di Natale, con lo stesso cast formato da Diego Abatantuono (Nastro d'Argento come miglior attore non protagonista), Gianni Cavina, Alessandro Haber, George Eastman e Carlo Delle Piane, che con il ruolo dell'avvocato Santelia conquistò la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile a Venezia.