Giovanni Cornacchini
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Calcio

Verso Bari-Nocerina, Cornacchini: «Possibile 442 con Simeri e Neglia. Bollino? Tornerà utile»

Il mister alla vigilia: «Quando perdi uno come Brienza gli altri dovrebbero responsabilizzarsi. Bianchi? L'ho visto bene»

Arriva dicembre e parte lo sprint finale del girone d'andata. Domani per il Bari appuntamento importante al San Nicola, dove sarà ospite la Nocerina per uno scontro di alta classifica. I biancorossi la affronteranno senza l'acciaccato Brienza, ma mister Cornacchini non sembra intenzionato a modificare la vocazione offensiva della squadra: «Giochiamo anche senza Brienza con il 4231 o con il 442, probabilmente con Simeri e Neglia davanti e Floriano a sinistra - spiega il tecnico nella conferenza stampa pre partita. La Nocerina è una squadra solida, gioca con il 532, saranno coperti. Dobbiamo essere pazienti, sbagliare il meno possibile ed esser bravi a trovare degli spazi che probabilmente non ci lasceranno. Cercheremo di sfruttare le loro debolezze e limitare le loro qualità».

Resta, però, il problema dell'assenza di Brienza: «Contro il Gela era più pericoloso schierarlo, e purtroppo si è visto - il rammarico di Cornacchini. In casa può mancare, ci mancherebbe. Quando perdi un giocatore del genere gli altri dovrebbero fare ancora meglio; tutti però sono pronti per affrontare questa partita».

Anche senza il numero 10 a disposizione, non sembrerebbe esserci spazio per Bollino, almeno dal 1'. Cornacchini veste i panni del pompiere e smorza le polemiche sul nascere: «Non c'è nessun caso-Bollino - afferma il tecnico. Ha avuto meno spazio ma è importante come gli altri. Si applica e ha qualità e se sarà il caso giocherà. Finora è stata una scelta tattica, forse ha accusato qualcosa a livello fisico. Quando giochi con un esterno giovane i posti diminuiscono nel 4231; ci darà comunque una grande mano da qui alla fine. Ha perso un po' di spazio da quando abbiamo cambiato modo di giocare, però per me può giocare molto bene anche da trequartista. Domani giocheremo contro tre difensori centrali , quindi preferisco due attaccanti che lavorino in un certo modo. Anche Liguori, ad esempio, per come si allena andrebbe premiato, ma ho alternative importanti e in campo ne vanno solo 11. Anche D'Ignazio è fisicamente a posto, sta bene ma purtroppo per un discorso di fuori quota sta soffrendo la cosa, ma ci servirà tanto di qui alla fine».

In settimana i primi allenamenti del nuovo arrivo, il difensore Bianchi: «È un giovane che ha avuto un'ottima scuola dietro. Sono contento dell'acquisto, può giocare in tutti i ruoli della difesa», dice Cornacchini, che non si sbilancia sul prossimo mercato di riparazione. «Sono contento di quello che ho; ho chiesto qualche giovane per averne almeno 9 o 10 competitivi - prosegue il mister biancorosso. Siamo abbastanza attrezzati per fare bene; se arriva qualcun altro a rinforzare la squadra ben venga. Strambelli? Non ne ho parlato con nessuno. La società sa quello che deve fare; la punta centrale non è una priorità».

Con il girone d'andata che volge al termine, si può iniziare a tracciare un primo bilancio della stagione: «Sta andando come speravo - dice Cornacchini. La squadra sta facendo bene con tutte le difficoltà di questo campionato. Il Bari è la squadra da battere, tutti danno qualcosa in più. Sia in casa che fuori le dobbiamo affrontare alla stessa maniera; dobbiamo essere tosti dal punto di vista fisico e di impatto alla partita. c'è stato un cambiamento da questo punto di vista e dobbiamo continuare così. Mi auguro che si arrivi il più lontano possibile facendo sempre risultato; quando lavori bene e dai il massimo non ci saranno problemi. Noi dobbiamo pensare solo a noi, partita dopo partita. Al 90' vedremo cosa faranno gli altri. Il problema del distacco dalla seconda non me lo pongo neanche; ho visto un po' tutte le squadre e so il valore nostro e quello di tutti gli altri. Se facciamo le cose normali alla fine arriveremo all'obiettivo. La Turris è forte, mi è da stimolo. Abbiamo sofferto un po' all'inizio quando li abbiamo affrontati qui; ora abbiamo trovato il bandolo della matassa e dobbiamo continuare così».

Rimane, però, un grosso punto interrogativo in questo campionato, in relazione a situazioni al limite come quella del Gela: «Può succedere di tutto in questo campionato, in cui ci sono squadre che non si presentano come ho letto del Gela. Non so quale sia il problema, ma se vediamo quello che succede in Serie C non c'è da stupirsi di niente».

Per il Bari, però, c'è solo da guardare in casa propria. Domani al San Nicola si prospetta una festa, con la coreografia organizzata dalla Curva Nord: «Mi ritengo fortunato perché avere questa tifoseria è un vantaggio, e non averla fuori non è piacevole. Per me vedere una bella coreografia è positivo, così come lo è per i ragazzi», chiosa Cornacchini.

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