ahmad benali. <span>Foto ssc bari</span>
ahmad benali. Foto ssc bari
Calcio

SSC Bari, ecco Benali: «Ho trovato una squadra umile. Brescia in difficoltà? Per noi la partita peggiore»

Il centrocampista: «Con le rondinelle è finita male, preferisco non parlarne. Per vincere servono gruppo e ambiente»

Un vero veterano della serie B, che è arrivato a Bari per mettere a disposizione di mister Michele Mignani le sue qualità tecniche e la sua esperienza. Ahmad Benali è il rinforzo top del mercato biancorosso nella sessione di gennaio, ed è reduce dal suo esordio da titolare nella partita pareggiata 1-1 contro il Cagliari al San Nicola. Il centrocampista si presenta così in conferenza stampa: «Ho trovato una squadra con più consapevolezza, che nell'andata ha dimostrato di essere forte e compatta. Mi fa piacere giocare con questi ragazzi. La squadra sta dimostrando di dar fastidio a tutti, vogliamo continuare così».

Sabato prossimo il calendario lo metterà subito di fronte al suo passato recentissimo, il Brescia da cui Benali si è mosso l'ultimo giorno di mercato per venire a Bari. Parlando della partita e dei suoi ex compagni, il centrocampista libico spiega: «Con il Brescia voglio giocare, ma non cambia tanto per me, sono sempre tre punti. Per me non cambia tanto tra il Brescia o altre squadre, voglio solo i tre punti per questa società e per questi tifosi. Non credo di essere la persona giusta per parlare del momento negativo del Brescia. Alcune cose sono sotto gli occhi di tutti, a questi ragazzi auguro il meglio perché sono eccezionali. Gli auguro, dopo sabato, di vincere tutte le partite. Stanno vivendo un momento difficile, ma in B l'ultima può vincere con la prima: massimo impegno, troveremo uno stadio caldo e una squadra carica. Dobbiamo essere bravi a indirizzare la partita come vogliamo noi, dobbiamo giocare al 100% per portare a casa i punti».

L'addio alle rondinelle è stato, però, turbolento. Voci parlano di un alterco anche duro con Massimo Cellino, presidente del Brescia, che per invertire la rotta della squadra (reduce da sei sconfitte di fila) avrebbe anche fatto intervenire un esorcista nelle ultime settimane. Le uniche certezze sono che contro il Bari, al Rigamonti, i lombardi faranno esordire il nuovo tecnico, Daniele Gastaldello, e che Benali non parla molto volentieri di quello che è successo a Brescia: «Sono passato dall'altra parte, faccio fatica a rispondere. La situazione è delicata, ma i ragazzi - dopo tanti cambi di allenatore - avranno una rabbia dentro e un bisogno di vincere. Noi siamo terzi, loro perdono da sei partite: sembra semplice, ma sarà tutt'altro. Potrebbe essere una delle peggiori partite, loro hanno bisogno di far punti e peggio di così non possono fare. Per noi sarà complicata, dobbiamo giocare al massimo per far punti».

Parlando delle sue ultime esperienze, a Pisa e proprio a Brescia, il centrocampista racconta: «Al Pisa è stata un'esperienza positiva, con la finale playoff. Ho giocato abbastanza, ho fatto goal in semifinale e giocato la finale. L'esperienza si è conclusa con il cambio di allenatore, sono state fatte scelte diverse che accetto. A Brescia è difficile spiegare quello che è successo, ci tenevo a tornare e a far bene. Ci sono dinamiche nel calcio che si fa fatica a capire e di quello che è successo negli ultimi cinque mesi non vorrei parlare. Voglio dimostrare che ho ancora tanta fame e tanto da dare: voglio tornare a essere un giocatore importante, ringrazio la società per questa possibilità. Ora tocca a me».

E sui retroscena della trattativa che lo ha portato a Bari, lo stesso Benali rivela: «Quando il mio procuratore mi ha chiamato, l'ultimo giorno di mercato, ho dato subito la mia disponibilità. Gli avevo detto di chiamarmi solo quando avesse avuto qualcosa di concreto. Nell'ultimo giorno di mercato ero molto ansioso, a Brescia c'era una situazione difficile e volevo cambiare aria. Quando è arrivata la chiamata ero molto contento, però sono state ore difficili perché siamo arrivati proprio alla fine».

Il Bari può andare in serie A? Benali deve aver recepito il profilo basso che la società ha mantenuto fin qui, perché a precisa domanda risponde: «Avendo vissuto la prima parte della stagione con il Crotone, so che si può partire per vincere il campionato e invece ci siamo ritrovati in basso. È un campionato complicatissimo, queste partite nel ritorno hanno sempre risultati strani. Nella zona bassa ci sono squadre forti come Venezia, Benevento e Brescia. Continuiamo con ritmo e umiltà, la squadra è consapevole di essere forte: continuiamo a fare i punti, vediamo dove possiamo arrivare. Non ti trovi ma ne primi posti a caso, mi aspettavo questa umiltà nell'andare in campo e nel correre dietro l'avversario. La squadra ha qualità che poi vengono fuori. Per me è importantissimo il gruppo: squadra, società, tifosi, giornalisti. Negli obiettivi stagionali si vince e si perde tutti. Ho vinto due volte il campionato, e lì ho sempre trovato società e squadre forti, ma anche giornalisti e tifosi positivi: qui mi sta facendo piacere rivedere queste cose».

Parole al miele, invece, il libico spende per la cornice di Bari: «Questa è una delle piazze più belle della B. Da avversario mi è sempre piaciuto giocare qui, mi entusiasmano le piazze calde; quando c'è entusiasmo, Bari è una delle migliori attualmente in B. L'interesse mi ha fatto piacere. Trovo una squadra consapevole di essere forte ma umile, disposta a sacrificarsi e a fare il lavoro sporco. Il gruppo è sano, umile, composto di ragazzi che vogliono arrivare. Io voglio dare il mio contributo».

In relazione al suo ruolo e ai suoi nuovi compagni in biancorosso, Benali dice la sua: «Nella mia carriera ho avuto la fortuna di coprire tanti ruoli, con molti allenatori. Mi trovo bene in tutti i ruoli dentro il campo: trequartista, mezzala, mediano, i movimenti sono sempre gli stessi e non ho un ruolo preferito. Faccio più fatica a giocare largo, dove sono stato utilizzato negli ultimi mesi a Brescia. Il centrocampo è un reparto forte, ma tutti sono abbastanza completi. Ci sono calciatori con caratteristiche diverse, che possono servire in vari momenti. Dai più tecnici a quelli più fisici e di corsa: in partite diverse può servire tutto. Il bello deve ancora venire: nel girone di ritorno tutti hanno bisogno di punti, le partite saranno ancora più difficili. La squadra mi piace, l'ho seguita anche dopo aver preso la bastonata dei sei goal dell'andata con il Brescia. Conoscevo poco alcuni ragazzi, quelli più giovani di me, ma mi hanno stupito soprattutto per l'umiltà e la voglia di correre: in B serve soprattutto questo».

In conclusione, un'analisi di quello che è andato e che non è andato nella partita interna contro il Cagliari: «Non ci aspettavamo un Cagliari così rinunciatario. Hanno sbloccato la partita dopo 1' e si sono messi tutti dietro, poi con quei calciatori loro non c'entrano nulla con la serie B. Sapevamo che sarebbe stato difficile sbloccarla anche sullo 0-0. Nel primo tempo era importante essere lucido, cercare gli spazi che loro, però, coprivano molto bene. Potevamo essere più veloci, ma loro volevano farci forzare la giocata per ripartire; l'importante è aver concesso poco. Nella ripresa abbiamo avuto qualche occasione, potevamo addirittura puntare a vincere, ma in partite del genere è importante non farti prendere dalla frenesia e rischiare contropiede. Siamo stati lucidi a giocare la palla fino alla fine, avremmo meritato il pareggio anche prima. Bravi comunque a raggiungerlo», chiosa Benali.
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