
Calcio
Magalini: «I playoff erano obiettivo alla portata di questa squadra»
Il direttore sportivo ha parlato al termine della partita di Bolzano
Bari - martedì 13 maggio 2025
22.48
«I playoff erano un obiettivo alla portata di questa squadra. Ma nelle ultime partite ne abbiam perse tre su cinque. Se l'obiettivo era quello, dobbiamo capire perché non li abbiamo centrati ed andremo a fare le nostre valutazioni».
Lo ha detto il direttore sportivo del Bari, Giuseppe Magalini, al termine del match pareggiato per 0-0 a Bolzano.
«Non si tratta di trovare capri espiatori - ha continuato -: normale che andremo a fare valutazioni, se non sono stati centrati i playoff andremo ad esaminare le cose, ma non è la fine del mondo. Stasera non è la serata dei processi, poi con la società si andrà a parlare a trecentosessanta gradi, anche la mia posizione. Sono venuto ai microfoni per far sentire il nostro dispiacere. Mi è stato chiesto dall'addetto stampa e quindi sono venuto.»
«Nelle valutazioni tecniche si analizzerà anche la posizione di alcuni giocatori che magari hanno deluso o non vogliono rimanere - ha aggiunto Magalini -. Ci sono però tanti giocatori che vogliono rimanere. Stasera, ripeto, va assorbita bene la botta sapete perché? Perché secondo noi l'obiettivo era alla portata. Responsabilità? Dell'allenatore, della società e della squadra. Tutti siamo stati traditi, tutti volevamo andare ai playoff».
Infine un passaggio sui rapporti con l'allenatore: «Con Longo abbiamo sempre avuto unità d'intenti. Tutti insieme abbiamo sempre operato, avevamo la stessa linea comune. Il presidente? Non l'ho sentito ancora».
Poi un messaggio ai tifosi, in quasi 200 anche stasera a 950 km di distanza: «I tifosi hanno tutta la giustificazione per manifestare la loro insoddisfazione. Anzi, se lo fossi anche io, mi sarei schierato dalla loro parte».
Lo ha detto il direttore sportivo del Bari, Giuseppe Magalini, al termine del match pareggiato per 0-0 a Bolzano.
«Non si tratta di trovare capri espiatori - ha continuato -: normale che andremo a fare valutazioni, se non sono stati centrati i playoff andremo ad esaminare le cose, ma non è la fine del mondo. Stasera non è la serata dei processi, poi con la società si andrà a parlare a trecentosessanta gradi, anche la mia posizione. Sono venuto ai microfoni per far sentire il nostro dispiacere. Mi è stato chiesto dall'addetto stampa e quindi sono venuto.»
«Nelle valutazioni tecniche si analizzerà anche la posizione di alcuni giocatori che magari hanno deluso o non vogliono rimanere - ha aggiunto Magalini -. Ci sono però tanti giocatori che vogliono rimanere. Stasera, ripeto, va assorbita bene la botta sapete perché? Perché secondo noi l'obiettivo era alla portata. Responsabilità? Dell'allenatore, della società e della squadra. Tutti siamo stati traditi, tutti volevamo andare ai playoff».
Infine un passaggio sui rapporti con l'allenatore: «Con Longo abbiamo sempre avuto unità d'intenti. Tutti insieme abbiamo sempre operato, avevamo la stessa linea comune. Il presidente? Non l'ho sentito ancora».
Poi un messaggio ai tifosi, in quasi 200 anche stasera a 950 km di distanza: «I tifosi hanno tutta la giustificazione per manifestare la loro insoddisfazione. Anzi, se lo fossi anche io, mi sarei schierato dalla loro parte».