.jpg)
Calcio
Infiltrazioni camorristiche, amministrazione giudiziaria per la Juve Stabia
A rischio il match del 29 ottobre con il Bari
Bari - martedì 21 ottobre 2025
15.00
Il clan D'Alessandro gestiva biglietti dello stadio, gli spostamenti della squadra, il beveraggio ed il servizio di sicurezza privata, infiltrando pericolosamente l'intero tessuto societario della Juve Stabia.
È questa l'accusa che arriva dalla Procura Nazionale Antimafia e dal Tribunale di Napoli a carico del sodalizio campano, che milita in serie B. Per questi motivi è stata disposta l'amministrazione giudiziaria della club gialloblù.
Si tratta del terzo caso in Italia negli ultimi anni, dopo Foggia e Crotone che militano invece in serie C. «Un quadro generale preoccupante, un caso scuola», sono state le parole del procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo. Secondo quanto riferito dal procuratore capo del capoluogo campano, Nicola Gratteri, tutto o quasi - secondo la ricostruzione degli inquirenti - era in mano al clan stabiese ed alcuni elementi di spicco erano presenti ai festeggiamenti del club per i successi sportivi degli ultimi anni.
La mafia è arrivata anche in serie B, dunque, ma questa volta il provvedimento delle istituzioni sarà molto articolato. A gestire la Juve Stabia sarà adesso un pool di professionisti appositamente nominato dalle autorità giudiziarie che può aiutare a ripulire lo stesso club da queste infiltrazioni camorristiche. «I magistrati – ha aggiunto il prefetto di Napoli, Michele di Bari – hanno individuato una serie di defaillance e adesso bisogna accompagnare questa società in un percorso di legalità».
In Prefettura, ha detto ancora di Bari, «è già al lavoro un gruppo interforze per eventuali provvedimenti». Il Prefetto non ha quindi escluso che possano essere rinviate le prossime gare del club campano, prima tra tutte quella contro il Bari, in programma quale turno infrasettimanale mercoledì 29 ottobre.
È questa l'accusa che arriva dalla Procura Nazionale Antimafia e dal Tribunale di Napoli a carico del sodalizio campano, che milita in serie B. Per questi motivi è stata disposta l'amministrazione giudiziaria della club gialloblù.
Si tratta del terzo caso in Italia negli ultimi anni, dopo Foggia e Crotone che militano invece in serie C. «Un quadro generale preoccupante, un caso scuola», sono state le parole del procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo. Secondo quanto riferito dal procuratore capo del capoluogo campano, Nicola Gratteri, tutto o quasi - secondo la ricostruzione degli inquirenti - era in mano al clan stabiese ed alcuni elementi di spicco erano presenti ai festeggiamenti del club per i successi sportivi degli ultimi anni.
La mafia è arrivata anche in serie B, dunque, ma questa volta il provvedimento delle istituzioni sarà molto articolato. A gestire la Juve Stabia sarà adesso un pool di professionisti appositamente nominato dalle autorità giudiziarie che può aiutare a ripulire lo stesso club da queste infiltrazioni camorristiche. «I magistrati – ha aggiunto il prefetto di Napoli, Michele di Bari – hanno individuato una serie di defaillance e adesso bisogna accompagnare questa società in un percorso di legalità».
In Prefettura, ha detto ancora di Bari, «è già al lavoro un gruppo interforze per eventuali provvedimenti». Il Prefetto non ha quindi escluso che possano essere rinviate le prossime gare del club campano, prima tra tutte quella contro il Bari, in programma quale turno infrasettimanale mercoledì 29 ottobre.


Ricevi aggiornamenti e contenuti da Bari 


.jpg)
.jpg)


