Esordio da dimenticare per Bigica: Sassuolo travolto dal Napoli

Dall'emozione per l'esordio all'incubo il passo è stato breve. Emiliano Bigica ha fatto il suo ingresso questa sera, 28 febbraio, tra gli allenatori di serie A nel recupero tra il suo Sassuolo ed il Napoli. Era subentrato ad inizio settimana ad Alessio Dionisi.

Ma dopo l'illusione iniziale firmata da Racic, gli azzurri hanno dilagato andando in rete prima con Rrahmani, poi per tre volte con Osimhen, a cavallo tra la prima e la seconda frazione di gioco, ed infine rimpinguando il bottino anche la doppietta di Kvaratskhelia. È finita 1-6, un pessimo risultato per l'undici guidato dall'ex calciatore del Bari, classe 1973, nato e vissuto a Palese (dal 1993 al 1995, 60 presenze in biancorosso condite da 2 reti). Troppo netta la differenza tecnica in campo, troppo svagata la retroguardia emiliana che ha facilitato il compito ad un ottimo Napoli.

Lo aveva definito «il momento che stavo aspettando da tempo» e una sconfitta, sebbene rovinosa, non può certo annullare i tanti anni passati a scoprire e valorizzare talenti nelle giovanili della Fiorentina e poi proprio a Sassuolo, definita la sua seconda casa.

Bigica si sente «uno di famiglia», lo ha ripetuto alla vigilia del match contro i campioni d'Italia in carica, in una città che lo ha accolto quattro anni fa. Per lui ed i suoi ragazzi sarà importante resettare la batosta in vista dello scontro diretto contro l'Hellas Verona, in programma domenica 3 marzo, alle 12.30, al "Bentegodi".
E quelli saranno punti pesantissimi per la salvezza del sodalizio della famiglia Squinzi. Lo sa bene Bigica, in campo abituato a lottare su ogni pallone e ad usare la testa.