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Calcio
Bari-Pisa 1-0, Migliaccio: «Componente psicologica molto sottile. A lavoro sulla continuità»
Il vice di Longo: «Abbiamo scelto di contrastarli sulla fisicità». Bonfanti: «Subito testa al Cittadella»
Bari - domenica 4 maggio 2025
18.25
Il Bari torna a vincere. I galletti battono 1-0 il Pisa, che festeggia la promozione in serie A, e rientrano in zona playoff dopo due sconfitte consecutive.
A parlare nel dopo gara è mister Dario Migliaccio, vice di Moreno Longo, ufficialmente fermato dalla afonia. «Abbiamo bisogno di recuperare energie, da domani mattina lavoreremo per Cittadella - dice Migliaccio. Abbiamo quattro giorni di tempo, in base alle caratteristiche dell'avversario, al netto degli squalificati, cercheremo la soluzione migliore. Squalifiche di Maita, Benali e Radunovic? Sapevamo che la lista era lunga, non potevamo far diversamente. Dipende da quello che l'arbitro decide di fare; il rischio c'era, ma troveremo delle contromisure. Sul goal di Bonfanti ero impegnato a vedere le preventive, non ho visto i gesti di mister Longo. Lo conosco da quindici anni, è sempre estremamente equilibrato. È stato espulso per un battibecco con un giocatore del Pisa, che ha detto una parola alla panchina; il mister ha risposto, l'arbitro ha deciso di sedare la situazione con il cartellino rosso al mister. Se qualsiasi allenatore capisse come entrare nella psicologia del gruppo, sarebbe il migliore del mondo. Nel calcio la componente psicologica è troppo sottile. Non è la prima volta che reagiamo a situazioni in cui non si era fatto bene; sappiamo che questo è il tallone d'Achille, ci stiamo lavorando. È una questione di approccio, in un gruppo composto da 25 giocatori più lo staff. A volte con un po' più di lucidità si sarebbero potute vincere delle partite; bisogna capire quali sono i tasti giusti da toccare in un gruppo di 25 ragazzi. Oggi la scelta è stata presa in base alla struttura fisica del Pisa, sapevamo che Tourè con le chiusure sul secondo palo poteva darci problemi. L'idea è stata di compensare portando qualche centimetro in più, per avere Dorval portato trenta metri più avanti per sfruttare le sue caratteristiche nell'ultimo terzo di campo. Come gruppo squadra dobbiamo concentrarci sul campo, non spetta a noi prendere posizioni. Pulizia tecnica? La loro pressione era fatta con una foga fisica importante, poi venendo da due sconfitte non hai la serenità inconscia di fare la cosa con la giusta qualità tecnica, poi nelle ultime partite si pensa a badare alla sostanza. A tratti abbiamo fatto delle buone uscite, ma non è semplice contro una squadra con una struttura così importante».
Nicholas Bonfanti, il match winner, commenta: «Bisogna sentirsi di fare goal ogni domenica, io ho pensato solo al bene del Bari e della squadra. Abbiamo portato a casa un grandissimo risultato contro una grandissima squadra, io e i miei compagni ci siamo guardati in faccia e pensiamo al Cittadella. A Pisa ho vissuto un anno, ho conosciuto tutti. Gli ho fatto i complimenti, se lo sono meritati fin dall'inizio. In campo facciamo quello che prepariamo in settimana, pensiamo solo a fare una grande prestazione. L'obiettivo sono i playoff, sono venuto qui per questo. A Cittadella troveremo un avversario ostico su un campo fastidioso; bene la vittoria, pensiamo alla prossima. Noi pensiamo a fare il bene del Bari, andiamo avanti sulla nostra squadra. A nome di tutti: faremo di tutto per arrivare i playoff, perché questa squadra è veramente forte. A Cosenza non volevamo certamente fare male, ci manca quello step mentale che oggi ha fatto la differenza. Non penso al Cosenza, bisogna guardare a quello che si farà non a quello che si fa».
A parlare nel dopo gara è mister Dario Migliaccio, vice di Moreno Longo, ufficialmente fermato dalla afonia. «Abbiamo bisogno di recuperare energie, da domani mattina lavoreremo per Cittadella - dice Migliaccio. Abbiamo quattro giorni di tempo, in base alle caratteristiche dell'avversario, al netto degli squalificati, cercheremo la soluzione migliore. Squalifiche di Maita, Benali e Radunovic? Sapevamo che la lista era lunga, non potevamo far diversamente. Dipende da quello che l'arbitro decide di fare; il rischio c'era, ma troveremo delle contromisure. Sul goal di Bonfanti ero impegnato a vedere le preventive, non ho visto i gesti di mister Longo. Lo conosco da quindici anni, è sempre estremamente equilibrato. È stato espulso per un battibecco con un giocatore del Pisa, che ha detto una parola alla panchina; il mister ha risposto, l'arbitro ha deciso di sedare la situazione con il cartellino rosso al mister. Se qualsiasi allenatore capisse come entrare nella psicologia del gruppo, sarebbe il migliore del mondo. Nel calcio la componente psicologica è troppo sottile. Non è la prima volta che reagiamo a situazioni in cui non si era fatto bene; sappiamo che questo è il tallone d'Achille, ci stiamo lavorando. È una questione di approccio, in un gruppo composto da 25 giocatori più lo staff. A volte con un po' più di lucidità si sarebbero potute vincere delle partite; bisogna capire quali sono i tasti giusti da toccare in un gruppo di 25 ragazzi. Oggi la scelta è stata presa in base alla struttura fisica del Pisa, sapevamo che Tourè con le chiusure sul secondo palo poteva darci problemi. L'idea è stata di compensare portando qualche centimetro in più, per avere Dorval portato trenta metri più avanti per sfruttare le sue caratteristiche nell'ultimo terzo di campo. Come gruppo squadra dobbiamo concentrarci sul campo, non spetta a noi prendere posizioni. Pulizia tecnica? La loro pressione era fatta con una foga fisica importante, poi venendo da due sconfitte non hai la serenità inconscia di fare la cosa con la giusta qualità tecnica, poi nelle ultime partite si pensa a badare alla sostanza. A tratti abbiamo fatto delle buone uscite, ma non è semplice contro una squadra con una struttura così importante».
Nicholas Bonfanti, il match winner, commenta: «Bisogna sentirsi di fare goal ogni domenica, io ho pensato solo al bene del Bari e della squadra. Abbiamo portato a casa un grandissimo risultato contro una grandissima squadra, io e i miei compagni ci siamo guardati in faccia e pensiamo al Cittadella. A Pisa ho vissuto un anno, ho conosciuto tutti. Gli ho fatto i complimenti, se lo sono meritati fin dall'inizio. In campo facciamo quello che prepariamo in settimana, pensiamo solo a fare una grande prestazione. L'obiettivo sono i playoff, sono venuto qui per questo. A Cittadella troveremo un avversario ostico su un campo fastidioso; bene la vittoria, pensiamo alla prossima. Noi pensiamo a fare il bene del Bari, andiamo avanti sulla nostra squadra. A nome di tutti: faremo di tutto per arrivare i playoff, perché questa squadra è veramente forte. A Cosenza non volevamo certamente fare male, ci manca quello step mentale che oggi ha fatto la differenza. Non penso al Cosenza, bisogna guardare a quello che si farà non a quello che si fa».