Giovanni Cornacchini
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Calcio

Bari-Nocerina 4-0, Cornacchini: «Bravi a far subito goal». Di Cesare: «Arbitri? Meglio non commentare»

Il mister nel post gara: «L'atteggiamento degli avversari? Mi ha fatto felice». Il centrale: «Voglio arrivare fino in fondo col Bari»

Vittoria netta, rotonda e senza possibilità di discussione. Il Bari strapazza 4-0 la Nocerina, confermandosi in vetta alla classifica del Girone I di Serie D. Biancorossi bravissimi a mettere subito la gara in discesa con la rete di Floriano dopo 2', sfruttando un atteggiamento troppo spregiudicato della Nocerina: «L'atteggiamento della Nocerina? Mi ha fatto felice - dice mister Giovanni Cornacchini nel post gara. Sono stati bravi i ragazzi a fare subito goal e a farli aprire. Anche se avessero segnato il rigore non ci sarebbe stata partita lo stesso; i ragazzi sono entrati con l'atteggiamento giusto. Se la Nocerina è lì in classifica deve avere qualche qualità, ho visto dei filmati e mi è sembrata un'ottima squadra».

Il quarto goal porta la firma di Bollino, calciatore che era sparito dai radar ma che Cornacchini ha sempre difeso: «Non esisteva nessun caso-Bollino come ho detto ieri - spiega il mister. Ho una rosa ampia; in certi momenti alcuni giocatori vengono utilizzati meno ma non c'era alcun problema con Mauro. Ha fatto goal, si è applicato anche da centrocampista centrale. Si allena bene, fa cose che non gli sono proprie anche con molta umiltà». Una parola di apprezzamento anche per Marfella, che sul 2-0 ha neutralizzato il rigore di Simonetti: «Marfella era influenzato, non si è allenato per due giorni; sono ancora più contento perché non si è tirato indietro anche se era debilitato. Sul rigore gli ho indicato l'angolo anche se non mi ha visto. L'avevamo studiato in settimana; è stato bravo», dice Cornacchini.

Un risultato roboante che, però, non deve distrarre la squadra nei percorsi di crescita: «Sono contento ma alcune cose possiamo migliorarle; siamo andati in difficoltà per errori nostri. Dobbiamo essere più attenti, ma in generale sono molto contento».

Al festival del goal non è riuscito ad aggiungersi Simeri, che pur ci ha provato in mille modi, fino al 90': «Devo valutare mille cose; lui deve stare molto sereno perché ha fatto un bel lavoro e io capisco i momenti e le situazioni. L'ho tenuto in campo fino alla fine perché non voglio perdere nessun giocatore a livello mentale. Non si deve creare problemi; la possibilità di giocare ce l'hanno tutti». Fra i più positivi ancora una volta Piovanello, classe 2000 che ha siglato il goal del 2-0: «Mi ero informato su di lui con Bisoli che l'aveva allenato e mi aveva detto che era pronto a giocare con i grandi - racconta il tecnico. Da Padova a Bari sono tanti chilometri; l'ho aspettato perché era un po' indietro. Lui mi ha detto che il suo ruolo preferito era l'esterno a destra e ha avuto ragione, anche se lo vedo bene per qualità anche a centrocampo. Deve migliorare perché non posso perdere anni di vita nel richiamarlo indietro ogni volta. Spero che al più presto capisca che deve farlo da sé». Bene anche Neglia, anche se non ha fatto goal: «Fa sempre quello che mi aspetto; ha attaccato la profondità a velocità massimale. Fa un lavoro a sfinire la linea difensiva e lo fa con continuità nel tempo», spiega il tecnico.

Anche confermando il +6 Cornacchini però non si vuole sbilanciare: «Quello che mi interessa è la mia squadra; ho capito qual è la qualità di questo girone, con squadre ostiche come la Palmese e la Turris. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e applicarci sempre di più; così si crea la mentalità vincente. Le abbiamo affrontate in momenti diversi. Con la Turris non eravamo ancora una squadra ben delineata; la Nocerina l'abbiamo affrontata con un goal subito che ha cambiato le cose. Sono tutte squadre attrezzate per fare bene»

Una considerazione finale, invece, sull'arbitro Zucchetti, che ha concesso un rigore forse generoso ai molossi: «Non commento le decisioni. Questo è uno degli arbitri in prospettiva più bravi», conclude il mister.
Valerio Di Cesare
Più nello specifico dell'arbitraggio ha parlato, invece, Valerio Di Cesare: «Sarebbe meglio non commentare. L'impressione che ho è che se possono fischiarcelo contro lo fanno; mi capitava anche a Parma. Anche contro il Città di Messina mi hanno fatto un brutto fallo e non sono stati ammoniti».

Certezza in difesa e garanzia anche in attacco: Di Cesare si conferma pedina fondamentale per questo Bari. «Un bel goal, importante perché ci ha permesso di chiudere la partita sul 3-0 - dice il centrale. Ho visto la palla allungata dall'attaccante e ho provato a rischiare; se la perdevo erano guai. È andata bene. Mi piace sempre propormi quando riesco ad anticipare; qui succede un po' meno perché dalle nostre parti non ci arrivano spesso. Simeri è stato altruista nel farmi quel passaggio; deve star tranquillo perché i goal li ha sempre fatti».

Anche per Di Cesare la concentrazione è rivolta solo sulla crescita della squadra: «Noi dobbiamo pensare a noi stessi, anche se la Turris è lì. Dobbiamo stare attenti perché se vinciamo sempre non ce n'è per nessuno. Il Bari ha giocatori superiori agli altri ma dobbiamo stare sempre sul pezzo perché le insidie sono sempre dietro l'angolo. Abbiamo ancora margine. In casa su un campo perfetto siamo facilitati, mentre in trasferta facciamo più fatica perché non possiamo giocare la palla a terra».

L'obiettivo è tornare fra i professionisti il prima possibile. Una causa sposata da Di Cesare con entusiasmo: «Questo percorso lo voglio portare fino in fondo. Mi piacerebbe riportare questa società almeno dove era prima del fallimento», spiega il difensore che parla anche della bellissima coreografia della Nord: «Nemmeno in B e in A se ne vedono del genere. Cerchiamo di andarcene via il prima possibile dalla D; questa gente se lo merita», conclude il 6 biancorosso, capitano di giornata.
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