
Cronaca
Uccisero un 24enne in un finto incidente per truffare l'assicurazione, tre condanne a 30 anni
I fatti risalgono al 2016, quando uno degli imputanti investì la vittima in un falso sinistro stradale sulla provinciale Adelfia-Cassano
Bari - martedì 30 giugno 2020
16.04
Il gup del Tribunale di Bari Antonella Cafagna ha emesso una condanna alla pena di 30 anni di reclusione all'indirizzo di tre imputati, accusati di aver architettato la morte di un familiare facendolo investire da un'auto per truffare l'assicurazione e ottenere un risarcimento indebito.
I tre sono stati condannati per i reati di omicidio volontario premeditato e truffa assicurativa. Si tratta di Anna Masciopinto, suocera della vittima, il fratello della Masciopinto, Vito D'Addabbo, che uccise materialmente il 24enne Girolamo Perrone guidando l'auto dell'investimento, e Rocco Michele Caringella, pregiudicata. La sentenza è stata pronunciata al termine del processo celebrato con il rito abbreviato.
I fatti avvennero il 5 ottobre del 2016, quando si verificò l'incidente stradale sulla provinciale Adelfia-Cassano delle Murge. Le indagini dei carabinieri furono coordinate dalla pm di Bari Luciana Silvestris. I militari trovarono sul posto D'Addabbo, conducente della Fiat Punto responsabile dell'investimento, il quale riferì di aver investito un pedone che aveva improvvisamente attraversato la strada.
Perrone morì alcuni giorni più tardi a causa delle gravi ferite riportate. Gli accertamenti, condotti anche mediante intercettazioni telefoniche e ambientali e supportati dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di ricostruire la vicenda.
A tessere il piano per il finto incidente sarebbe stato Caringella, con precedenti specifici per truffe, insieme con la Masciopinto. I tre imputati furono arrestati nel gennaio 2018 e tuttora si trovano in carcere.
I tre sono stati condannati per i reati di omicidio volontario premeditato e truffa assicurativa. Si tratta di Anna Masciopinto, suocera della vittima, il fratello della Masciopinto, Vito D'Addabbo, che uccise materialmente il 24enne Girolamo Perrone guidando l'auto dell'investimento, e Rocco Michele Caringella, pregiudicata. La sentenza è stata pronunciata al termine del processo celebrato con il rito abbreviato.
I fatti avvennero il 5 ottobre del 2016, quando si verificò l'incidente stradale sulla provinciale Adelfia-Cassano delle Murge. Le indagini dei carabinieri furono coordinate dalla pm di Bari Luciana Silvestris. I militari trovarono sul posto D'Addabbo, conducente della Fiat Punto responsabile dell'investimento, il quale riferì di aver investito un pedone che aveva improvvisamente attraversato la strada.
Perrone morì alcuni giorni più tardi a causa delle gravi ferite riportate. Gli accertamenti, condotti anche mediante intercettazioni telefoniche e ambientali e supportati dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di ricostruire la vicenda.
A tessere il piano per il finto incidente sarebbe stato Caringella, con precedenti specifici per truffe, insieme con la Masciopinto. I tre imputati furono arrestati nel gennaio 2018 e tuttora si trovano in carcere.