Sequestro ricci di mare
Sequestro ricci di mare
Cronaca

Sequestrato locale ad Adelfia, era un deposito abusivo di ricci di mare

Trovati circa 2 mila esemplari in contenitori di plastica e in cattivo stato di conservazione. Denunciato il proprietario

Utilizzava un locale di sua proprietà ad Adelfia come deposito abusivo per stoccaggio e lavorazione di ricci di mare. Per questo motivo un uomo è stato denunciato a piede libero e il box sottoposto a sequestro. La scoperta a seguito di un'accurata attività di indagine nell'ambito dei controlli sulla filiera della pesca. I militari della Guardia Costiera del Nucleo ispettivo regionale del 6° Centro di Controllo Area pesca della Direzione Marittima di Bari sono risaliti, questa mattina, ad un soggetto che, dedito alla distribuzione di ricci di mare lavorati a beneficio di ben note attività di ristorazione di Bari e provincia, utilizzava da tempo un box di un condominio di Adelfia, di sua proprietà, come deposito abusivo per lo stoccaggio e la lavorazione del prodotto.

I militari introdottisi nel locale per procedere all'ispezione, si sono infatti trovati di fronte ad una incresciosa situazione, viste le evidenti precarie condizioni igienico-sanitarie del locale, utilizzato per la preparazione di vasetti in vetro per la vendita di polpa di riccio. In contenitori di plastica erano detenuti circa 2 mila esemplari di riccio di mare, in assenza della relativa e obbligatoria autorizzazione sanitaria, mentre all'interno di un congelatore a pozzetto non funzionante ed ossidato, con guarnizioni di chiusura non idonee, è stato rinvenuto altro prodotto ittico sprovvisto di qualsivoglia indicazione sulla provenienza. Accertato quindi il cattivo stato di conservazione degli alimenti, si è proceduto al sequestro del locale e di tutte le sue attrezzature, mentre il magistrato di turno ha autorizzato il rigetto in mare dei ricci di mare, in quanto ancora vivi.

Il soggetto autore dei reati accertati ed utilizzatore/proprietario del box, che si dedicava a tale attività abusiva noncurante delle conseguenze a cui poteva andare incontro, è stato denunciato a piede libero all'Autorità Giudiziaria.
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