
Territorio
Parco della Rinascita sull'area Ex Fibronit, piantumato il primo albero con il sindaco di Bari
Si tratta di un esemplare di Melia azedarach (meglio noto come l’albero dei rosari)
Bari - mercoledì 7 maggio 2025
11.47 Comunicato Stampa
Questa mattina il sindaco Vito Leccese e il presidente del comitato cittadino Fibronit Nicola Brescia, accompagnati dagli assessori alla Cura del Territorio, Domenico Scaramuzzi, e al Clima, Transizione ecologica e Ambiente, Elda Perlino, si sono recati sul cantiere in corso nell'area ex Fibronit in occasione della messa a dimora del primo albero del nascente Parco della Rinascita.
Si tratta di un esemplare di Melia azedarach (meglio noto come l'albero dei rosari), specie che può raggiungere dai 6 ai 15 metri di altezza, con chioma globosa, resistente al freddo, all'inquinamento, al vento e alla siccità, praticamente immune da attacchi di agenti fitofagi.
All'evento hanno partecipato anche i familiari di Maria Maugeri e la presidente della Consulta cittadina dell'ambiente Lucia Schinazano.
"Questo è il primo di tantissimi alberi che metteremo a dimora nel parco - ha detto Vito Leccese - perché, come ho ricordato in occasione della presentazione dell'indagine epidemiologica curata dal professor Vimercati - da cui emerge che la nostra città vanta un drammatico primato di mortalità per mesotelioma pleurico - qui si è consumata una vera e propria strage silenziosa. Sappiamo che nulla ripagherà mai i familiari delle vittime per quanto è accaduto. Ciò che, però, possiamo fare, è dedicare questo intervento alla memoria di tutte le vittime dell'amianto e restituire un po' d'aria alla città, visto che il mesotelioma pleurico, come diceva il compianto Franco Di Mare, è una malattia atroce che soffoca le persone togliendogli gradualmente il respiro.
Sofocle sosteneva che "il respiro è tutto per un uomo, tutto il resto è ombra", e noi intendiamo restituire ai baresi la possibilità di respirare aria più salubre. Lo faremo mettendo a dimora alberi e riforestando il territorio urbano. Non esistono altre strade altrettanto efficaci, visto che l'unico elemento in natura capace di produrre ossigeno è la vegetazione.
Oggi piantiamo il primo albero e lo dedichiamo a Maria Maugeri, una delle protagoniste di una battaglia civile e di cittadinanza attiva durata 25 anni, il cui risultato è proprio il Parco della Rinascita, che vorremmo inaugurare simbolicamente il 21 marzo del prossimo anno.
Da luogo di morte, dunque, quest'area si trasformerà in luogo di rinascita, al contrario di quanto ipotizzato dall'amministrazione di centrodestra nei primissimi anni 2000 (che qui aveva previsto una lottizzazione): grazie a questo intervento la nostra città potrà contare su un grande polmone verde e su un nuovo 'respiro'".
L'andamento del cantiere
La scorsa settimana il rup del progetto ha effettuato un sopralluogo con la società che si occupa del monitoraggio del sottosuolo, i cui dispositivi - piezometri - sono stati individuati e messi in sicurezza per il pieno ripristino al termine dei lavori di realizzazione del parco.
Il progetto esecutivo nella sua interezza è ora all'attenzione di ASSET, incaricata dall'amministrazione comunale della verifica puntuale di ogni aspetto dell'intervento, che ha richiesto alcune integrazioni documentali e piccole prescrizioni già accolte dal gruppo di progettazione incaricato.
Nelle prossime settimane arriverà il via libera per le lavorazioni più importanti; nel frattempo è stata completata tutta la viabilità di cantiere realizzando tracciati che ricalcano lo schema finale dei percorsi che attraverseranno il parco, mentre a breve sarà realizzato il secondo varco di accesso su via Caldarola (nelle vicinanze di via Capruzzi), che diventerà l'ingresso principale per i mezzi di cantiere. Di conseguenza la viabilità sarà modificata per consentire la movimentazione in sicurezza dei mezzi.
Il Parco della Rinascita dovrà esser ultimato entro marzo 2026, secondo il cronoprogramma dei lavori e nel rispetto dei termini previsti dal Pnrr.
Si tratta di un esemplare di Melia azedarach (meglio noto come l'albero dei rosari), specie che può raggiungere dai 6 ai 15 metri di altezza, con chioma globosa, resistente al freddo, all'inquinamento, al vento e alla siccità, praticamente immune da attacchi di agenti fitofagi.
All'evento hanno partecipato anche i familiari di Maria Maugeri e la presidente della Consulta cittadina dell'ambiente Lucia Schinazano.
"Questo è il primo di tantissimi alberi che metteremo a dimora nel parco - ha detto Vito Leccese - perché, come ho ricordato in occasione della presentazione dell'indagine epidemiologica curata dal professor Vimercati - da cui emerge che la nostra città vanta un drammatico primato di mortalità per mesotelioma pleurico - qui si è consumata una vera e propria strage silenziosa. Sappiamo che nulla ripagherà mai i familiari delle vittime per quanto è accaduto. Ciò che, però, possiamo fare, è dedicare questo intervento alla memoria di tutte le vittime dell'amianto e restituire un po' d'aria alla città, visto che il mesotelioma pleurico, come diceva il compianto Franco Di Mare, è una malattia atroce che soffoca le persone togliendogli gradualmente il respiro.
Sofocle sosteneva che "il respiro è tutto per un uomo, tutto il resto è ombra", e noi intendiamo restituire ai baresi la possibilità di respirare aria più salubre. Lo faremo mettendo a dimora alberi e riforestando il territorio urbano. Non esistono altre strade altrettanto efficaci, visto che l'unico elemento in natura capace di produrre ossigeno è la vegetazione.
Oggi piantiamo il primo albero e lo dedichiamo a Maria Maugeri, una delle protagoniste di una battaglia civile e di cittadinanza attiva durata 25 anni, il cui risultato è proprio il Parco della Rinascita, che vorremmo inaugurare simbolicamente il 21 marzo del prossimo anno.
Da luogo di morte, dunque, quest'area si trasformerà in luogo di rinascita, al contrario di quanto ipotizzato dall'amministrazione di centrodestra nei primissimi anni 2000 (che qui aveva previsto una lottizzazione): grazie a questo intervento la nostra città potrà contare su un grande polmone verde e su un nuovo 'respiro'".
L'andamento del cantiere
La scorsa settimana il rup del progetto ha effettuato un sopralluogo con la società che si occupa del monitoraggio del sottosuolo, i cui dispositivi - piezometri - sono stati individuati e messi in sicurezza per il pieno ripristino al termine dei lavori di realizzazione del parco.
Il progetto esecutivo nella sua interezza è ora all'attenzione di ASSET, incaricata dall'amministrazione comunale della verifica puntuale di ogni aspetto dell'intervento, che ha richiesto alcune integrazioni documentali e piccole prescrizioni già accolte dal gruppo di progettazione incaricato.
Nelle prossime settimane arriverà il via libera per le lavorazioni più importanti; nel frattempo è stata completata tutta la viabilità di cantiere realizzando tracciati che ricalcano lo schema finale dei percorsi che attraverseranno il parco, mentre a breve sarà realizzato il secondo varco di accesso su via Caldarola (nelle vicinanze di via Capruzzi), che diventerà l'ingresso principale per i mezzi di cantiere. Di conseguenza la viabilità sarà modificata per consentire la movimentazione in sicurezza dei mezzi.
Il Parco della Rinascita dovrà esser ultimato entro marzo 2026, secondo il cronoprogramma dei lavori e nel rispetto dei termini previsti dal Pnrr.