
Cronaca
È morto Ezio Bosso, da Bari annunciò il suo addio al pianoforte
Il musicista e compositore aveva 48 anni ma dal 2011 conviveva con una malattia neurodegenerativa
Bari - venerdì 15 maggio 2020
10.13
Proprio dalla Fiera del Levante di Bari lo scorso settembre aveva dichiarato di dover dire addio al pianoforte, ma nessuno avrebbe immaginato che di lì a qualche mese avrebbe 'lasciato le scene' per sempre. È morto stanotte Ezio Bosso, direttore d'orchestra, compositore e pianista. Era nato a Torino il 13 settembre 1971, aveva 48 anni e dal 2011 conviveva con una malattia neurodegenerativa che gli fu diagnosticata subito l'intervento per un tumore al cervello. Da tempo era sulla sedia a rotelle ma la sua vena artistica era più viva che mai, continuava infatti a scrivere musica, sino a ieri purtroppo.
«Oggi il nostro Paese piange la scomparsa di Ezio Bosso - dice Antonio Decaro, sindaco di Bari. Un grande musicista e un uomo immenso, che con la sua vitalità e il suo sorriso ha sfidato tutti i pregiudizi inseguendo fino alla fine il proprio amore per l'arte, per il prossimo, per la bellezza del creato. Senza mai piangersi addosso, scegliendo di mostrarsi con i propri limiti e le proprie fragilità, lasciando che fosse la musica a testimoniare la grandezza della sua forza e dei suoi sentimenti. Conoscerlo è stato per me un vero privilegio, l'unico rimpianto è non averlo potuto ascoltare nel nostro Piccinni, un progetto che avevamo rimandato a quest'anno. Un sogno che non potremo più realizzare insieme».
«Uomo speciale, artista straordinario, amante della vita, dell'arte e della musica - il ricordo di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. Ho avuto la fortuna di conoscerti e di condividere con te momenti straordinari di empatia, di bellezza e di amicizia. In queste ore ricordo con emozione la sala gremita di gente alla Fiera del Levante dove tu parlasti di musica, arte e talento. Con la tua bacchetta hai saputo superare tutti i confini e gli steccati materiali e immateriali. Amavi ripetere che la magia che avete voi musicisti è quella "di stare nel tempo, di dilatare il tempo". Per questo avevi scelto la musica, che consideravi una sorta di carezza inaspettata capace di cambiare in meglio il corso delle cose. Perché è questo quello che fa la musica: dilata il tempo della felicità. La bellezza ci rende felici e il miracolo della musica è il miracolo della bellezza. È questo l'insegnamento più importante che ci lasci in dono: la bellezza ha a che fare con la singolarità straordinaria e irripetibile di ciascun essere umano».«Oggi il nostro Paese piange la scomparsa di Ezio Bosso - dice Antonio Decaro, sindaco di Bari. Un grande musicista e un uomo immenso, che con la sua vitalità e il suo sorriso ha sfidato tutti i pregiudizi inseguendo fino alla fine il proprio amore per l'arte, per il prossimo, per la bellezza del creato. Senza mai piangersi addosso, scegliendo di mostrarsi con i propri limiti e le proprie fragilità, lasciando che fosse la musica a testimoniare la grandezza della sua forza e dei suoi sentimenti. Conoscerlo è stato per me un vero privilegio, l'unico rimpianto è non averlo potuto ascoltare nel nostro Piccinni, un progetto che avevamo rimandato a quest'anno. Un sogno che non potremo più realizzare insieme».