
Scuola e Lavoro
Ex Om a Bari, ora l'obiettivo è accelerare la reindustrializzazione
Incontro in Regione mercoledì scorso per fare il punto della situazione, Falcetta (UILM): «Fondamentale avviare la formazione degli operai»
Bari - venerdì 13 settembre 2019
15.49
La vertenza ex Om, come un vero thriller, non smette di creare situazioni incredibili. Come dicono i sindacati si fanno sempre un passo avanti e tre indietro. E dopo l'ultima doccia fredda dovuta alla scomparsa della mobilità in deroga dall'art. 12 del decreto imprese firmato a inizio settembre dal presidente Mattarella, le parti si sono riunite mercoledì scorso. In un incontro già programmato si è parlato di come pianificare le mosse da qui ai prossimi mesi in vista della partenza del processo di reindustrializzazione di Selektica. Presenti l'azienda Selektica, il consigliere regionale Domenico De Santis, Leo Caroli e l'Ager.
Primo argomento all'ordine del giorno, anche se non previsto, la mobilità in deroga. Regione Puglia e il ministro Boccia hanno preso l'impegno di comprendere cosa possa essere successo, dato che il decreto era passato con l'articolo dedicato agli ex Om lo scorso 6 agosto "salvo diverse intese". «Noi dobbiamo andare avanti - dichiara sull'argomento Riccardo Falcetta di Uilm Bari - ma fa rabbia che qualcuno abbia messo mani proprio a quell'articolo, vorremmo solo sapere chi è stato, è giusto che si prenda la responsabilità, anche perché quella mobilità non era finanziata dallo Stato ma dalla Regione Puglia con un fondo che al momento conta 60 milioni di euro».
«Dobbiamo andare avanti con il progetto di reindustrializzazione - prosegue - nella settimana dal 23 al 27 settembre si terrà un incontro tra Ager, Selktica e i consorzi Corepla e Coreve, necessario alla stipulta di un accordo sulle tonnellate di conferimento previste dal protocollo di intesa (80 mila tonnellate plastica e 100 mila di vetro). Tra la fine di settembre e i primi di ottobre, invece, avremo un nuovo incontro in Confindustria per entrare nel merito del piano industriale con l'azienda. Abbiamo chiesto alla Regione Puglia di far in modo di accorciare l'iter burocratico per l'impatto ambientale mentre a Selktica di iniziare i lavori per poter quanto prima partire«
«A metà ottobre è previsto un nuovo incontro in Regione Puglia per fare il punto della situazione. Fondamentale, ora, è la formazione degli operai, essendo i lavoratori fermi da 7 anni. Inoltre, saranno impiegati in un settore completamente diverso, motivo in più per cui è necessario mettere in campo politiche attive finalizzate all'aggiornamento professionale, cosa di cui in Puglia siamo ancora troppo carenti».
Primo argomento all'ordine del giorno, anche se non previsto, la mobilità in deroga. Regione Puglia e il ministro Boccia hanno preso l'impegno di comprendere cosa possa essere successo, dato che il decreto era passato con l'articolo dedicato agli ex Om lo scorso 6 agosto "salvo diverse intese". «Noi dobbiamo andare avanti - dichiara sull'argomento Riccardo Falcetta di Uilm Bari - ma fa rabbia che qualcuno abbia messo mani proprio a quell'articolo, vorremmo solo sapere chi è stato, è giusto che si prenda la responsabilità, anche perché quella mobilità non era finanziata dallo Stato ma dalla Regione Puglia con un fondo che al momento conta 60 milioni di euro».
«Dobbiamo andare avanti con il progetto di reindustrializzazione - prosegue - nella settimana dal 23 al 27 settembre si terrà un incontro tra Ager, Selktica e i consorzi Corepla e Coreve, necessario alla stipulta di un accordo sulle tonnellate di conferimento previste dal protocollo di intesa (80 mila tonnellate plastica e 100 mila di vetro). Tra la fine di settembre e i primi di ottobre, invece, avremo un nuovo incontro in Confindustria per entrare nel merito del piano industriale con l'azienda. Abbiamo chiesto alla Regione Puglia di far in modo di accorciare l'iter burocratico per l'impatto ambientale mentre a Selktica di iniziare i lavori per poter quanto prima partire«
«A metà ottobre è previsto un nuovo incontro in Regione Puglia per fare il punto della situazione. Fondamentale, ora, è la formazione degli operai, essendo i lavoratori fermi da 7 anni. Inoltre, saranno impiegati in un settore completamente diverso, motivo in più per cui è necessario mettere in campo politiche attive finalizzate all'aggiornamento professionale, cosa di cui in Puglia siamo ancora troppo carenti».


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