.jpg)
Cronaca
Controlli contro la pesca illegale nell'Adriatico, 16mila euro di multe della Guardia costiera
La nave Gregoretti è stata impegnata in un'operazione di due settimane. Sequestrati due quintali di prodotto ittico
Bari - venerdì 21 agosto 2020
Diciassette le ispezioni in mare effettuate ad altrettante unità da pesca nel corso dell'attività di vigilanza, a seguito delle quali sono stati contestati nove illeciti a pescherecci che esercitavano la propria attività con attrezzi irregolari, per un ammontare complessivo di sanzioni pari ad oltre 16mila oltre al sequestro di undici attrezzi da pesca (4 palangari e 7 reti a strascico) e due quintali di prodotto ittico, poi devoluto in beneficenza. Questo il bilancio dell'attività di controllo nel mare Adriatico e nello Ionio settentrionale durata due settimane e condotta dalla nave Bruno Gregoretti CP920, una delle unità maggiori della Guardia Costiera, specializzata nelle attività di controllo pesca, nell'ambito del Piano d'impiego congiunto (Joint Deployment Plan – JDP) coordinato dall'Agenzia Europea di Controllo Pesca (EFCA).
In particolare, le sanzioni e i relativi sequestri, nella gran parte dei casi, sono scaturiti dall'accertamento dell'utilizzo di reti con maglie significativamente più piccole dei limiti minimi di legge consentiti, ad evidente discapito della selettività dello stesso attrezzo, a danno della risorsa ittica.
Per le infrazioni considerate "gravi" ai sensi della normativa vigente, è stata notificata anche l'assegnazione dei punti sulla licenza di pesca ed al comandante del peschereccio, una sanzione accessoria che può portare alla sospensione, e finanche al ritiro, della licenza di pesca.
Nel corso della missione è stato inoltre verificato il rispetto delle disposizioni in materia del cd. "fermo pesca", un'interruzione temporanea (D.M. n.13128 del 30 dicembre 2019) delle attività di pesca esercitate mediante l'utilizzo di attrezzi trainanti cui le flotte pescherecce di alcuni compartimenti adriatici devono attenersi, pensato per sostenere il ripopolamento della risorsa ittica.
Gli ispettori pesca qualificati ICCAT (Commissione Internazionale per la tutela dei tonnidi nell'Atlantico e nel Mediterraneo) presenti a bordo di Nave Gregoretti hanno effettuato anche ispezioni in acque internazionali a bordo di due unità straniere - rispettivamente croata e maltese - a seguito delle quali sono state riscontrate possibili non conformità, immediatamente riportate agli Stati di bandiera dei rispettivi pescherecci ed ai competenti organi europei per l'applicazione delle relative sanzioni.
Conclusa la missione di controllo pesca, la Nave Gregoretti è stata poi inserita, per il fine settimana del Ferragosto nel dispositivo di controllo coordinato a livello nazionale dalla Centrale Operativa del Comando Generale di Roma.
Nel corso del periodo estivo, sono state oltre 450 le ore di missione operativa di vigilanza sulle attività di pesca, e più di 4mila le miglia nautiche percorse dalla Nave Gregoretti, impegnata costantemente in attività di contrasto agli illeciti perpetrati a danno della risorsa ittica, nonché a tutela dell'ecosistema marino e dei tanti operatori onesti del settore della pesca.
In particolare, le sanzioni e i relativi sequestri, nella gran parte dei casi, sono scaturiti dall'accertamento dell'utilizzo di reti con maglie significativamente più piccole dei limiti minimi di legge consentiti, ad evidente discapito della selettività dello stesso attrezzo, a danno della risorsa ittica.
Per le infrazioni considerate "gravi" ai sensi della normativa vigente, è stata notificata anche l'assegnazione dei punti sulla licenza di pesca ed al comandante del peschereccio, una sanzione accessoria che può portare alla sospensione, e finanche al ritiro, della licenza di pesca.
Nel corso della missione è stato inoltre verificato il rispetto delle disposizioni in materia del cd. "fermo pesca", un'interruzione temporanea (D.M. n.13128 del 30 dicembre 2019) delle attività di pesca esercitate mediante l'utilizzo di attrezzi trainanti cui le flotte pescherecce di alcuni compartimenti adriatici devono attenersi, pensato per sostenere il ripopolamento della risorsa ittica.
Gli ispettori pesca qualificati ICCAT (Commissione Internazionale per la tutela dei tonnidi nell'Atlantico e nel Mediterraneo) presenti a bordo di Nave Gregoretti hanno effettuato anche ispezioni in acque internazionali a bordo di due unità straniere - rispettivamente croata e maltese - a seguito delle quali sono state riscontrate possibili non conformità, immediatamente riportate agli Stati di bandiera dei rispettivi pescherecci ed ai competenti organi europei per l'applicazione delle relative sanzioni.
Conclusa la missione di controllo pesca, la Nave Gregoretti è stata poi inserita, per il fine settimana del Ferragosto nel dispositivo di controllo coordinato a livello nazionale dalla Centrale Operativa del Comando Generale di Roma.
Nel corso del periodo estivo, sono state oltre 450 le ore di missione operativa di vigilanza sulle attività di pesca, e più di 4mila le miglia nautiche percorse dalla Nave Gregoretti, impegnata costantemente in attività di contrasto agli illeciti perpetrati a danno della risorsa ittica, nonché a tutela dell'ecosistema marino e dei tanti operatori onesti del settore della pesca.


Ricevi aggiornamenti e contenuti da Bari 






