
Scuola e Lavoro
Cassa integrazione per Mercatone Uno, sindacati insoddisfatti
Filcams Cgil: Il calcolo sui contratti attuali e non su quelli precedenti all'arrivo della Shernon è un grosso problema
Bari - giovedì 20 giugno 2019
16.20 Comunicato Stampa
Dopo l'incontro di ieri al Mise e la buona notizia relativa alla possibilità per i dipendenti di ottenere la cassa integrazione straordinaria, giunge oggi il commento dei sindacati, in particolare di Filcams Cgil che pur soddisfatti di quanto ottenuto precisano che ci sono comunque dei problemi.
«Per noi il calcolo della cassa integrazione straordinaria sui contratti attuali e non su quelli precedenti all'arrivo della Shernon è un grosso problema. Ne abbiamo discusso lungamente per tentare di trovare una via d'uscita, ma non ce l'abbiamo fatta - dichiara la segretaria nazionale della Filcams Cgil Sabina Bigazzi - Alla fine abbiamo firmato un verbale di esperita procedura, e quindi non di accordo, in cui sosteniamo che siamo contrari a questa modalità, ma che in questo modo la procedura si riesce a concludere, altrimenti i lavoratori rischiavano di restare intrappolati nel fallimento Shernon e di non accedere proprio alla cassa integrazione».
«Non siamo soddisfatti - conclude - perché c'erano tutti i presupposti giuridici perché i lavoratori ritornassero nell'amministrazione straordinaria con le condizioni contrattuali che avevano al momento della cessione del gruppo alla Shernon. Il parere giuridico del ministero del Lavoro e del Mise purtroppo è diverso».
«Per noi il calcolo della cassa integrazione straordinaria sui contratti attuali e non su quelli precedenti all'arrivo della Shernon è un grosso problema. Ne abbiamo discusso lungamente per tentare di trovare una via d'uscita, ma non ce l'abbiamo fatta - dichiara la segretaria nazionale della Filcams Cgil Sabina Bigazzi - Alla fine abbiamo firmato un verbale di esperita procedura, e quindi non di accordo, in cui sosteniamo che siamo contrari a questa modalità, ma che in questo modo la procedura si riesce a concludere, altrimenti i lavoratori rischiavano di restare intrappolati nel fallimento Shernon e di non accedere proprio alla cassa integrazione».
«Non siamo soddisfatti - conclude - perché c'erano tutti i presupposti giuridici perché i lavoratori ritornassero nell'amministrazione straordinaria con le condizioni contrattuali che avevano al momento della cessione del gruppo alla Shernon. Il parere giuridico del ministero del Lavoro e del Mise purtroppo è diverso».


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