Carcere di Bari, scoppia una rivolta fra i detenuti del clan Strisciuglio

Sarà la Direzione distrettuale antimafia di Bari a indagare sulla rivolta messa in atto ieri sera, intorno alle 21, nel carcere di Bari, da una quindicina di detenuti vicini al clan barese Strisciuglio.

I disordini - stando a quanto reso noto dal segretario nazionale del Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria), Federico Pilagatti - sono scoppiati nella terza sezione, al secondo piano dell'istituto penitenziario, per il mancato ricovero di un detenuto nel locale ospedale.

I detenuti hanno iniziato a protestare in maniera molto rumorosa, battendo le stoviglie alle inferriate, poi hanno divelto alcuni cancelli, distrutto idranti, tutti gli arredi e, pare, abbiano anche lanciato olio bollente all'indirizzo degli agenti. Intorno a mezzanotte la polizia penitenziaria è riuscita a riportare la calma, mentre all'esterno dell'edificio è intervenuta la polizia di Stato.

Non ci sono agenti feriti, mentre un detenuto si sarebbe fatto male a un braccio durante una caduta. Per ora sono stati identificati come partecipanti ai disordini quindici detenuti. La Dda di Bari aprirà un fascicolo d'indagine, dopo che riceverà la prima informativa sull'accaduto.