
Politica
Caos in consiglio comunale, Di Rella chiede nuove elezioni
Dopo quanto accaduto ieri, a pochi giorni dai problemi creatisi nella seduta sull'inceneritore, arriva la richiesta dell'ex presidente
Bari - sabato 17 febbraio 2018
10.44 Comunicato Stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa dell'ex presidente del consiglio comunale, Pasquale Di Rella, che di fronte agli ultimi avvenimenti accaduti durante i due consigli comunali monotematici chiede che il consiglio venga sciolto e di andare a nuove elezioni.
«Le due ultime sedute del Consiglio Comunale - convocate per discutere e deliberare in merito al NO all'inceneritore nel quartiere San Paolo e al NO al trasferimento dei Palazzi di Giustizia dal quartiere Libertà - hanno dimostrato l'assoluta incapacità, sia del Sindaco Decaro che del centrodestra, di produrre risultati concreti per i cittadini. Tra regole non rispettate, urla e offese reciproche, abbandoni pretestuosi dell'Aula Consiliare, è andato in onda uno spettacolo politico/amministrativo non degno di una città come Bari. Prove muscolari bipartisan hanno impedito ai baresi di ottenere, nei giorni scorsi, un atto di chiaro dissenso del Consiglio Comunale in merito alla costruzione di un inceneritore in città e ,ieri, di comprendere per quale motivo il Sindaco Decaro - come candidamente ammesso - si è presentato alle elezioni del 2014 garantendo una determinata soluzione per il nuovo Palazzo di Giustizia, per poi collaborare ad un'idea diametralmente opposta senza avvertire il bisogno di acquisire preliminarmente il consenso del Consiglio Comunale. 'Se non puoi convincerli, confondili' - sosteneva Harry Truman - e Antonio Decaro e il centrodestra barese stanno applicando questo vecchio trucco politico. Bari non ha bisogno di capricci infantili o di scatti d'ira; Bari ha bisogno di competenze, di una classe dirigente all'altezza della sfida, di gente che sappia garantire sviluppo economico e sensibilità ai bisogni.Occorrono nuove elezioni».
«Le due ultime sedute del Consiglio Comunale - convocate per discutere e deliberare in merito al NO all'inceneritore nel quartiere San Paolo e al NO al trasferimento dei Palazzi di Giustizia dal quartiere Libertà - hanno dimostrato l'assoluta incapacità, sia del Sindaco Decaro che del centrodestra, di produrre risultati concreti per i cittadini. Tra regole non rispettate, urla e offese reciproche, abbandoni pretestuosi dell'Aula Consiliare, è andato in onda uno spettacolo politico/amministrativo non degno di una città come Bari. Prove muscolari bipartisan hanno impedito ai baresi di ottenere, nei giorni scorsi, un atto di chiaro dissenso del Consiglio Comunale in merito alla costruzione di un inceneritore in città e ,ieri, di comprendere per quale motivo il Sindaco Decaro - come candidamente ammesso - si è presentato alle elezioni del 2014 garantendo una determinata soluzione per il nuovo Palazzo di Giustizia, per poi collaborare ad un'idea diametralmente opposta senza avvertire il bisogno di acquisire preliminarmente il consenso del Consiglio Comunale. 'Se non puoi convincerli, confondili' - sosteneva Harry Truman - e Antonio Decaro e il centrodestra barese stanno applicando questo vecchio trucco politico. Bari non ha bisogno di capricci infantili o di scatti d'ira; Bari ha bisogno di competenze, di una classe dirigente all'altezza della sfida, di gente che sappia garantire sviluppo economico e sensibilità ai bisogni.Occorrono nuove elezioni».