Il Covid rinvia il primo festival dell'architettura di Bari, BiArch dà appuntamento al 2021

Decaro ha inviato una nota ufficiale al Ministero per i Beni e le Attività culturali. L'evento si terrà in primavera

venerdì 16 ottobre 2020 16.02
Nei giorni scorsi il sindaco di Bari, Antonio Decaro, con una nota ufficiale, ha rappresentato al Ministero per i Beni e le Attività culturali la necessità di posticipare alla primavera 2021 lo svolgimento del Festival internazionale di Architettura di Bari, che si sarebbe dovuto tenere dal 30 ottobre al 18 novembre prossimi.

La richiesta del sindaco è stata dettata dal trend ormai crescente dei dati sul contagio da coronavirus nella città di Bari e dall'eventualità che questa condizione potesse inficiare la riuscita del festival, limitandone la portata in termini di crescita culturale per la città di Bari e per la sua area metropolitana viste le limitazioni attualmente in vigore.

«Il BiArch come progettato per Bari, sin dalla sua candidatura, aveva previsto il coinvolgimento di tanti stakeholder istituzionali e rappresentanti della cittadinanza attiva, avendo come finalità la sollecitazione della partecipazione e del protagonismo civico - si legge nella nota del sindaco. Infatti, la peculiarità della proposta barese di festival-laboratorio consiste proprio nel coinvolgimento di un pubblico esperto che, insieme alla cittadinanza, avvia un percorso di riflessione collettiva sul rapporto tra architettura e città, favorendo la contaminazione tra discipline, saperi e pratiche, promuovendo al contempo la piena attivazione culturale e civile. È del tutto evidente che, nell'attuale situazione epidemica - prosegue la nota -, diventa impossibile realizzare l'evento secondo le caratteristiche originarie e, pertanto, ritengo necessario sottoporre alla Sua autorevole valutazione l'ipotesi di un rinvio nella stagione primaverile, nel mese di maggio 2021, auspicando un sensibile miglioramento delle condizioni del contagio».

A questa sollecitazione il Ministero ha risposto positivamente, concordando sull'ipotesi del rinvio del festival al prossimo maggio nella speranza che la prossima primavera la situazione epidemiologica del Paese sia migliorata.