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Calcio
Gravina: «Grazie ad una mia norma la multiproprietà è vietata»
Il presidente della FIGC ha risposto ai giornalisti alla LUM di Casamassima
Bari - mercoledì 18 giugno 2025
14.57
«La mia posizione sulla multiproprietà è il rispetto delle regole». Lo ha detto Gabriele Gravina, presidente della FIGC, intervistato dai giornalisti a margine di un convegno organizzato dalla Libera Università del Mediterraneo a Casamassima.
«Ciò che voi rappresentate - ha detto ancora rivolgendosi alla stampa - non è corretto. La multiproprietà è vietata e nel momento in cui io sono arrivato era consentita. Oggi, con una norma da me adottata e condivisa con il Consiglio Federale, è vietata. Andando a toccare un interesse legittimo - ha poi spiegato il numero uno della Federcalcio - di chi aveva acquisito un diritto, era chiaro che andavamo incontro ad un contenzioso. Oggi quel contenzioso non c'è, quindi quando si tocca un diritto del legittimo proprietario, bisogna trovare una soluzione intermedia che oggi pone un limite a quella multiproprietà. E questi sono i dati oggettivi», ha chiuso laconico Gravina.
Fuori dalla LUM, intanto, sono apparsi striscioni dei gruppi organizzati della Curva Nord di dura contestazione nei confronti del presidente federale, reo, secondo i tifosi biancorossi, di aver prolungato l'agonia della piazza barese sino al 2028, salvo colpi di scena clamorosi.
«Ciò che voi rappresentate - ha detto ancora rivolgendosi alla stampa - non è corretto. La multiproprietà è vietata e nel momento in cui io sono arrivato era consentita. Oggi, con una norma da me adottata e condivisa con il Consiglio Federale, è vietata. Andando a toccare un interesse legittimo - ha poi spiegato il numero uno della Federcalcio - di chi aveva acquisito un diritto, era chiaro che andavamo incontro ad un contenzioso. Oggi quel contenzioso non c'è, quindi quando si tocca un diritto del legittimo proprietario, bisogna trovare una soluzione intermedia che oggi pone un limite a quella multiproprietà. E questi sono i dati oggettivi», ha chiuso laconico Gravina.
Fuori dalla LUM, intanto, sono apparsi striscioni dei gruppi organizzati della Curva Nord di dura contestazione nei confronti del presidente federale, reo, secondo i tifosi biancorossi, di aver prolungato l'agonia della piazza barese sino al 2028, salvo colpi di scena clamorosi.