
Cronaca
Trasporto valuta non dichiarata, al Porto di Bari sequestrati oltre 390mila euro
Dopo il controllo di mezzo e effetti personali di due persone di origine irachena ma con cittadinanza tedesca
Bari - venerdì 30 maggio 2025
12.06 Comunicato Stampa
I Finanzieri del II Gruppo Bari, unitamente ai Funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nell'ambito del monitoraggio dei flussi commerciali da e per i Paesi dell'Area Schengen, hanno recentemente sottoposto a controllo una vettura proveniente dalla Grecia, intercettando un trasporto di valuta non dichiarato di € 391.320.
In particolare i verificatori, nel procedere al controllo di un'autovettura sbarcata dalla motonave, insospettiti dal comportamento dell'autista e del passeggero, decidevano, nell'immediatezza, di procedere con un controllo valutario, effettuando una verifica del mezzo e degli effetti personali dei due soggetti, di origine irachena ma con cittadinanza tedesca, i quali dichiaravano il trasporto di circa € 900 cadauno.
La verifica accurata permetteva di rinvenire, in un primo momento, € 90.900 nelle tasche interne degli indumenti indossati da uno dei passeggeri e, successivamente, il rinvenimento della restante parte di valuta sulla persona dell'autista, che aveva accuratamente riposto all'interno del marsupio numerose mazzette di banconote di vario taglio, per un totale di € 300.420, abilmente occultate in carta stagnola per evitare che le stesse fossero intercettate grazie al fiuto del cash dog impiegato quale ausilio per i servizi di controllo in ambito portuale.
Non avendo adempiuto ai prescritti obblighi di dichiarazione per trasporti superiori ad € 10.000, così come previsto dalla normativa valutaria, si è proceduto al sequestro amministrativo di complessivi € 56.630 nei confronti del passeggero e dell'intero importo di € 300.420,00 nei confronti dell'autista.
L'ennesimo risultato conseguito da Guardia di Finanza e Agenzia Dogane e Monopoli nel porto di Bari, la cui sinergia operativa è stata suggellata dal Protocollo d'Intesa siglato a livello nazionale tra i relativi Vertici, dimostra l'efficacia delle metodologie innovative di analisi del rischio adottate, basate sull'incrocio dei dati relativi alle rotte commerciali, alle tipologie di trasporto e delle informazioni presenti nelle banche dati a disposizione delle amministrazioni, per la tutela delle risorse economiche e finanziarie dell'Unione Europea e dello Stato, nonché della libera concorrenza e degli operatori economici onesti.
In particolare i verificatori, nel procedere al controllo di un'autovettura sbarcata dalla motonave, insospettiti dal comportamento dell'autista e del passeggero, decidevano, nell'immediatezza, di procedere con un controllo valutario, effettuando una verifica del mezzo e degli effetti personali dei due soggetti, di origine irachena ma con cittadinanza tedesca, i quali dichiaravano il trasporto di circa € 900 cadauno.
La verifica accurata permetteva di rinvenire, in un primo momento, € 90.900 nelle tasche interne degli indumenti indossati da uno dei passeggeri e, successivamente, il rinvenimento della restante parte di valuta sulla persona dell'autista, che aveva accuratamente riposto all'interno del marsupio numerose mazzette di banconote di vario taglio, per un totale di € 300.420, abilmente occultate in carta stagnola per evitare che le stesse fossero intercettate grazie al fiuto del cash dog impiegato quale ausilio per i servizi di controllo in ambito portuale.
Non avendo adempiuto ai prescritti obblighi di dichiarazione per trasporti superiori ad € 10.000, così come previsto dalla normativa valutaria, si è proceduto al sequestro amministrativo di complessivi € 56.630 nei confronti del passeggero e dell'intero importo di € 300.420,00 nei confronti dell'autista.
L'ennesimo risultato conseguito da Guardia di Finanza e Agenzia Dogane e Monopoli nel porto di Bari, la cui sinergia operativa è stata suggellata dal Protocollo d'Intesa siglato a livello nazionale tra i relativi Vertici, dimostra l'efficacia delle metodologie innovative di analisi del rischio adottate, basate sull'incrocio dei dati relativi alle rotte commerciali, alle tipologie di trasporto e delle informazioni presenti nelle banche dati a disposizione delle amministrazioni, per la tutela delle risorse economiche e finanziarie dell'Unione Europea e dello Stato, nonché della libera concorrenza e degli operatori economici onesti.