Imprese storiche della Camera di commercio di Bari, premiate 39 aziende

Ambrosi: «Realtà che sono riuscite a gestire con successo il passaggio generazionale»

sabato 28 settembre 2019 10.59
Sono 39 le aziende che ieri, venerdì 27 settembre, hanno ricevuto a Bari il "Premio delle imprese storiche del territorio della Camera di commercio di Bari". A premiarle il presidente dell'ente camerale barese Alessandro Ambrosi.

Il riconoscimento è stato attribuito alle aziende nelle varie categorie economiche (commercio, industria, servizi, artigianato, agricoltura, cooperative, consorzi con attività esterna o società consortili) in possesso della longevità imprenditoriale secondo i criteri contenuti in un apposito bando.

«L'intento - spiega il presidente dell'ente Alessandro Ambrosi - è quello di premiare gli imprenditori e le imprenditrici che da tempo contribuiscono allo sviluppo economico del territorio, esprimendo altresì capacità di innovarsi e di stare sul mercato senza disperdere le tradizioni. Sono imprese che sono riuscite a gestire con successo il passaggio generazionale, e rappresentano, oggi come ieri, una preziosa testimonianza della storia imprenditoriale locale. Il premio vuole attestare il valore di queste aziende, celebrare pubblicamente il loro successo che è anche quello del territorio in cui operano, con l'auspicio che possano essere di esempio a chi ha intrapreso o intende intraprendere l'attività imprenditoriale e, in generale, contribuire allo sviluppo del sistema socio-economico locale».

L'elenco completo delle aziende che sono state premiate

Zagaria Savino;
Viniltex srl;
Abitex di Anselmi Biagio & Giovanni & C. Snc;
Terme di Margherita di Savoia;
Pizzeria da Donato S.r.l.;
Vanplast S.r.l.;
Panificio Barile S.r.l.;
Di Pinto & D'Alessandro S.p.A.;
Mucci Giovanni srl;
Ditta Matteo Carnimeo di Giovanni Carnimeo;
Netti Com-Agrisud di Vito Netti;
Lido Azzurro S.r.l.;
Cecchini dal 1919 di Altamura Elena;
Rosa Petrelli S.r.l.;
Cestaro Rossi & c. S.p.A.;
Aquilino Preziosi srl;
Saponaro Carlo;
Giuseppe Vacca Olii di Domenico Vacca & C. Sas;
F.lli Bernard srl;
Telenorba SpA;
Gallo Vito;
Macchia & Sforza S.r.l.;
Pellecchia Nicola;
Agenzia Humanitas di Felice Befo;
Drogheria & Coloniali Prudente Casa fondata nel 1934 soc. Coop.;
De Florio Francesco;
Pasticceria Rex di Boccia Giovanni S.r.l.;
Bar Crescenzio Srl;
Azzilonna Domenico;
Magno Giuseppe;
Agraria Loprete di Loprete D.; Berardi S.r.l.;
Gielle di Luigi Galantucci;
Sorelle Arciuli Filomena e Angiola Maria S.n.c.;
Studio 2 Emme di Macinagrossa Sebastiano S.r.l.;
Laselva Leone Paolo;
SP S.a.s di Sassanelli Michele Tritto Francesca & C;
Cannito Angelo Antonio;
Adriatica Coop. Edilizia arl.

«Si dice che io qui sia il padrone di casa, ma in verità qui i proprietari siete voi. Perché questa è la casa delle imprese», ha quindi aggiunto il presidente della Camera di Commercio Alessandro Ambrosi prima della cerimonia di premiazione. Come dicevamo ben trentanove hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento attribuito nelle varie categorie economiche di appartenenza, in possesso della longevità imprenditoriale secondo i criteri contenuti in un apposito bando. Le imprese - ha aggiunto Ambrosi - non sono solo fatturato. Sono prima di tutto passione, desiderio, intraprendenza ma sono anche storie di famiglia e dunque soddisfazioni e sofferenze, traguardi e rinunce. E poi sono posti di lavoro che fanno crescere le comunità. Valori e tradizioni di territori che si tramandano per generazioni e che possono ispirare tanti giovani, con l'auspicio che vengano emulate da chi ha intrapreso o intenda intraprendere l'attività imprenditoriale. Tanto che la Camera di Commercio di Bari darà vita a una pagina social dedicata a queste storie, affinché tutti possano trovare in esse la spinta giusta per emularle».

La cerimonia ha visto la partecipazione dell'assessore allo Sviluppo economico del Comune di Bari, Carla Palone, che dice: «Io dico sempre che un Comune è come un corpo umano. Le imprese sono i muscoli di quel grande organismo. Lo dico da donna nata imprenditrice e prestata alla politica. Appartengo a una famiglia di imprenditori e resto una donna di impresa che ringrazia ogni singola insegna che illumina le strade delle città. Imprenditori si nasce. Non bastano i soldi di un bando a far scattare la molla. L'impresa è una perseverante vocazione. Bisogna crederci fino in fondo».