Ex Om, a Fico la lettera per Di Maio, obiettivo sbloccare la cassa integrazione

Il ministero ha rinviato il licenziamento collettivo al 25 settembre, si spera a breve in un incontro in cui chiedere un decreto urgente

giovedì 5 luglio 2018 17.55
A cura di Elga Montani
Una delegazione di ex Om guidati da UGL ha consegnato ieri sera la lettera per il ministro Di Maio nelle mani del presidente della Camera, Roberto Fico, ospite a Polignano del Festival "Il Libro Possibile". La speranza è che in questo modo ci siano maggiori possibilità che le richieste dei lavoratori della Ex Om, poi Tua Industries, possano arrivare sul tavolo del neo-ministro e che si riesca ad avere un incontro con lo stesso al MiSE prima del 28 luglio. In quella data è infatti prevista l'udienza di liquidazione della Tua Industries e potrebbe significare la fine di ogni speranza.

Ieri sera in piazza a Polignano, grazie anche alla benevolenza delle forze dell'ordine e della Digos, gli operai ex Om insieme ad Andrea Scamarcia, coordinatore provinciale di UGL, hanno potuto consegnare personalmente la lettera indirizzata al ministro del lavoro Luigi di Maio, all'onorevole Fico.

«Abbiamo richiesto e ottenuto dal ministero il rinvio del licenziamento collettivo - dichiara Samantha Partipilo di UGL Metalmeccanici Bari - ora è slittato al 25 settembre, e questo comporta la possibilità di avere un po' più di tempo per poter fare delle valutazioni sui progetti presentati. Vogliamo un incontro al MiSE per il monitoraggio del tavolo di crisi, ma per fare in modo che la lettera possa aver maggiori possibilità di arrivare nelle mani del ministro Di Maio, siamo stati ieri a Polignano. La richiesta di UGL è che il tavolo di crisi ci sia prima del 28 luglio, data della prima udienza della curatela fallimentare in cui c'è la reale probabilità che venga chiesto al giudice delegato di chiudere il fallimento poiché non ci sono risorse economiche disponibili».

«La chiusura del fallimento - sottolinea - comporterebbe lo spegnimento della fiammella di questi 7 anni di sacrifici, sforzi e lavoro. È importante che si eviti che ci siano di nuovo valutazioni sbagliate a livello locale, come accaduto in passato, o che venga prediletta una società rispetto ad un'altra. Vogliamo che i 4 progetti vengano tutti valutati, che vengano valutate le società a livello economico finanziario cercando di capire se possono fare l'investimento e portarlo avanti nel tempo. E a questo punto vogliamo che sia il governo a fare tale valutazioni».

«Quando andremo a Roma - conclude Partipilo - proveremo anche a chiedere al ministro Di Maio di poter emanare un decreto straordinario per i lavoratori della ex Om, affinché vengano sbloccati i fondi messi da parte dallo scorso anno per la cassa integrazione annuale. I questo modo i lavoratori potrebbero avere un po' respiro, dopo 7 mesi di mancato sostentamento economico, e noi potremmo avere qualche mese in più per fare le valutazioni in modo adeguato».

Fondamentale che questa richiesta vada a buon fine, d'altronde la reazione degli ex Om al rinvio del licenziamento è stata proprio: «Come si fa a stare senza reddito sino a settembre?»