Emergenza palagiustizia di Bari, avvocati, magistratura e politica scrivono a Bonafede: «Risolvere subito»

Melini: «Invochiamo poteri straordinari in capo al ministro o a un commissario». Il M5S: «Il 1 settembre in via Nazariantz non ci sarà nessuno»

giovedì 30 agosto 2018 17.32
A cura di Riccardo Resta
Avvocatura, magistratura e politica compatti per chiedere una risoluzione urgente della crisi legata al palazzo di giustizia di via Nazariantz, dichiarato inagibile. Questa mattina è stato inviato un documento al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in cui si chiede di risolvere nel più breve tempo possibile l'emergenza.

Un documento trasversalmente condiviso e firmato da diversi esponenti della politica locale, della magistratura e della componente degli avvocati: Sisto, Melini, Lacarra, Cavone, Pagano, Carrieri, Parisi, Calia, Losurdo, Ciciolla, Zanni, Losacco, Sassanelli e Stefanì. «Questo governo - ha affermato l'onorevole Francesco Paolo Sisto, deputato barese di Forza Italia - ha avuto la possibilità di intervenire», annunciando poi denunce nei confronti dei responsabili di questa situazione.

«Era doveroso e necessario intervenire, come cittadino, come avvocato e rappresentante del territorio in Parlamento - dichiara Marco Lacarra - e anche se non si è giunti ancora ad una soluzione definitiva, il documento congiunto firmato oggi da esponenti di diversi partiti politici, magistrati e rappresentanti dell'avvocatura barese, non potrà lasciare indifferente il ministro Bonafede a cui chiediamo di assumere poteri straordinari per una soluzione immediata del problema dell'edilizia giudiziaria a Bari. Sono rammaricato ma non sorpreso dall'atteggiamento della senatrice Angela Piarulli che, in perfetto stile 5Stelle, ha preferito non prendere una posizione rifiutando di firmare il documento. Un'altra occasione persa, un'altra delusione a tutti gli elettori che ingenuamente hanno creduto al governo del cambiamento».

«Sono mesi - afferma con soddisfazione Irma Melini, consigliera d'opposizione e candidata a sindaco di Bari - che invoco a gran voce insieme alla Camera penale, alla Procura e all'ANM l'assunzione di poteri straordinari in capo al ministro o ad un commissario volti a bypassare anche la fallimentare ricerca di mercato. Non posso che manifestare pubblica soddisfazione per la condivisione da parte di tutti della mia proposta di richiedere l'istituzione di un tavolo interistituzionale permanente volto a coadiuvare il lavoro del ministro grazie alla partecipazione di rappresentanti ministeriali, regionali, comunali e rappresentanti degli operatori del diritto (giudici, avvocati, dipendenti). Un tavolo che vogliamo sia immediatamente operativo e che eserciti fino all'individuazione anche della soluzione definitiva del polo della giustizia a Bari».

Non altrettanta soddisfazione ed entusiasmo filtra, invece, dal Movimento 5 Stelle, compagine politica a cui appartiene anche il guardasigilli. Intervistato da La Gazzetta del Mezzogiorno, il sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi ha affermato che entro il 1 settembre nel palazzo di via Nazariantz non dovrà esserci più nessuno, andando di fatto a vanificare la proroga concessa nei giorni scorsi dal sindaco Decaro, che autorizza i magistrati a restare nel palazzo fino al 31 dicembre, ovviamente con le dovute misure cautelative.

Un concetto ribadito anche dalla senatrice pugliese e grillina Bruna Piarulli, che ha ribadito in occasione dell'assemblea tenutasi stamani presso l'Ordine degli Avvocati di Bari, come Tribunale penale e Procura debbano trasferirsi nelle sedi temporanee di Modugno e via Brigata Regina. Una soluzione-ponte fortemente osteggiata da tutte le componenti in ballo, poiché palesemente inadeguata per motivi di spazio, che costringerebbero i magistrati a condividere le stanze, con buona pace dell'obbligo di segretezza, e a svolgere anche quattro turni di lavoro al giorno.

«Non posso non criticare - continua Melini - l'atteggiamento dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che si sono rifiutati di firmare il documento, pur avendo anche personalmente fatto un appello accorato in tal senso proprio alla intervenuta senatrice Piarulli. Ingiustificati tutti gli assenti, ancor più i rappresentanti della Lega, partito anche di governo che si candida ad amministrare questa città».