Bari "abbraccia" i volontari dell'emergenza Covid, Decaro: «Loro il cuore della città»

In largo Chiurlia la catena umana per il flash mob del Comune. Bottalico: «A settembre una mostra fotografica»

giovedì 2 luglio 2020 19.00
A cura di Riccardo Resta
Bari ringrazia i volontari che si sono adoperati per garantire servizi e assistenza ai più bisognosi durante il periodo più acuto dell'emergenza Covid-19, con il lockdown e la quarantena. Oggi pomeriggio il flash mob "abbraccio alla città": una catena umana da largo Chiurlia a via Sparano composta da volontari, operatori sociali e medici che hanno sostenuto la rete cittadina del welfare.

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I partecipanti, distanziati e dotati di mascherine, nel rispetto delle misure vigenti per il contenimento del Coronavirus, si sono disposti sul percorso da piazza Chiurlia, sede dell'assessorato al Welfare, al primo isolato di via Sparano. Nel corso dell'evento, il sindaco Antonio Decaro e l'assessore al Welfare Francesca Bottalico hanno consegnato personalmente ai volontari gli attestati di ringraziamento dell'amministrazione comunale per il grande lavoro svolto. La rete del volontariato, invece, a Decaro e Bottalico ha consegnato un quadro con la rappresentazione sotto forma di vignetta degli eventi salienti di questi mesi di crisi ed emergenza.

«I volontari sono stati cuore, gambe e luce nel momento più buio della nostra storia cittadina - dice Decaro. Hanno accompagnato tante persone, portando a casa la spesa, i medicinali o soltanto portando conforto con una telefonata alle persone sole, anziane e ai bambini che avevano bisogno di socialità. Hanno fatto un lavoro straordinario; li abbiamo voluti ringraziare. Per merito loro la comunità barese ha tenuto. Li vogliamo ringraziare anche per tutto quello che fanno ogni giorno».

"Abbraccio alla città"
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"Abbraccio alla città"
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L'assessore Bottalico continua: «Ci incontriamo con i 700 volontari, piccoli e grandi, che con noi hanno costruito una rete di assistenza alla popolazione. Ci sembrava giusto che città e amministrazione restituissero quanto tanti cittadini e associazioni hanno dato. Ci hanno consentito di arrivare anche nelle case più lontane, partendo subito dopo ogni chiamata. Stiamo raccogliendo le immagini scattate nei luoghi di cura e del welfare in questi mesi; a settembre/ottobre organizzeremo una mostra fotografica».