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Cronaca

Mafia a Bari, Maldarizzi in amministrazione giudiziaria. L'azienda: «Noi vittime»

Tommaso Lovreglio: «Io là entro ed esco tipo padrone! Senza menare ordini a nessuno! Che tengo fiducia... tengo credibilità!»

«Io là spingo i bottoni, fanno quello che dico io». Ed ancora: «Io là entro ed esco tipo padrone! Senza menare ordini a nessuno! Sono io il padrone, tengo fiducia e credibilità». Parlava così del proprio ruolo nella Maldarizzi Automotive s.p.a., Tommaso Lovreglio, nipote del boss del quartiere Japigia di Bari Savinuccio Parisi.

Lovreglio, finito in carcere, è accusato di associazione mafiosa, di scambio elettorale politico-mafioso, turbata libertà degli incanti aggravata dal metodo mafioso, estorsione aggravata. Secondo il Tribunale di Bari, che ha disposto l'amministrazione giudiziaria per la Maldarizzi Automotive s.p.a., «il rapporto di agevolazione (offerto dall'azienda a Lovreglio) trova il suo contrappeso nella protezione mafiosa che Lovreglio» offre alla concessionaria «nella gestione delle inadempienze».

La sua attività di venditore d'auto nella concessionaria di via Oberdan è valsa l'imposizione dell'amministrazione giudiziaria per 12 mesi. Lovreglio avrebbe svolto il lavoro di rivenditore d'auto usate ed era una «presenza stabile» dal 2013 nell'azienda presso cui risultava assunta (fittiziamente) anche sua moglie. Lovreglio, si legge negli atti, sarebbe riuscito ad ottenere un rapporto con il titolare, Francesco Maldarizzi, in modo da «introdursi nelle aziende in una posizione di privilegio».

«Sono amico del direttore, sono amico di tutti, vado là e faccio il padrone», avrebbe detto. «Lovreglio - si legge ancora - ha offerto collaborazione alla società per ottenere il regolare adempimento da parte dei clienti, facendo valere la propria capacità criminale senza ricorrere espressamente a minacce e a intimidazioni».

La replica di Maldarizzi Automotive s.p.a.: «Noi vittime»


«In relazione alla notizia riportata dagli organi di stampa circa l'esecuzione di un provvedimento ai sensi dell'art. 34 del d.lgs. n. 159/2011, si precisa che detto provvedimento mira alla tutela della società Maldarizzi Automotive S.p.A. e della sua governance, le quali non risultano essere indagate.

Vale, infatti, tenere presente che la misura ha il tipico e prioritario obiettivo di legge di sostenere e garantire la continuità aziendale oltre che la tutela del personale nell'ambito delle direttive impartite dall'Autorità Giudiziaria; pertanto, l'avvocato Luca D'Amore (quale amministratore giudiziario in affiancamento e non in sostituzione all'attuale organo amministrativo), è chiamato a supervisionare l'attività di impresa riferendone poi l'esito alla stessa Autorità Giudiziaria.

La presenza dell'amministrazione giudiziaria - si legge nella nota - in affiancamento all'organo amministrativo in carica e all'intero management aziendale tutela, quindi, in via prioritaria la continuità aziendale nella piena legalità e trasparenza dell'impresa, attraverso la gestione corrente dell'azienda e il contemporaneo accertamento di eventuali operatività a rischio da neutralizzare.

L'Azienda e la relativa attuale governance continua ad essere pienamente operativa nel mercato, garantendo la regolare fornitura di beni e servizi sempre nel rispetto dei protocolli previsti dai modelli organizzativi di gestione e controllo. Parimenti operativo, senza modifiche o restrizioni di poteri e funzioni, è il management aziendale che continua a svolgere i suoi compiti, affiancato dell'amministrazione giudiziaria, con i pieni poteri stabiliti dall'assemblea sociale in ottemperanza alle disposizioni del codice civile.

In merito ai fatti ricostruiti nel provvedimento applicativo della misura, l'azienda, fermo il totale supporto all'azione dell'Autorità Giudiziaria, sta costantemente interloquendo a supporto dell'amministrazione giudiziaria per chiarire e risolvere le criticità improvvisamente emerse, laddove effettivamente accertate, in ogni caso dissociandosi da condotte, se del caso, esclusivamente riferibili a taluni ex dipendenti o dipendenti rispetto ai quali saranno adottate tutte le iniziative di legge a tutela della società e dei canoni di legalità dell'impresa».
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  • Tommaso Lovreglio
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