Verso Frosinone-Bari, Grosso: «Ci servono umiltà e furore»

Sul turnover: «Nelle prossime tre partite qualcosa cambieremo»

venerdì 15 settembre 2017 11.58
A cura di Riccardo Resta
«Nell'ultima partita abbiamo costruito tanto, ma ci sono mancati quel furore agonistico e quella spregiudicatezza per portare a casa il risultato contro una squadra chiusa». Parla chiaro Fabio Grosso alla vigilia della proibitiva e affascinante sfida contro il Frosinone sul neutro di Avellino. Il mister, in sede di presentazione della gara, ha battuto molto sul tasto delle motivazioni, della cattiveria e della concretezza che contro il Venezia sono venute a mancare, vanificando una partita passata per oltre due terzi nella metà campo degli avversari.

«C'è tanto da lavorare ancora e tutti abbiamo voglia di farlo con grande umiltà- continua Grosso analizzando i punti deboli del suo Bari. Non mi va di gettare la croce addosso ai difensori, che sono sempre i primi a subire le critiche quando si perde. Gli errori individuali capitano, ci possono stare. Lavoreremo su questi aspetti, ma sono convinto che debba essere sempre la squadra ad aiutare i singoli a non sbagliare. Non è facile tenere la squadra costantemente nell'area avversaria per tutto il campionato; per questo dobbiamo lavorare ancora tantissimo per migliorare la nostra identità e trovare quella spregiudicatezza e quella rabbia che ci sono mancate. Il modulo non è un problema: nella mia breve carriera li ho provati tutti e con successo. L'importante è che si trovino i giusti equilibri».

Quella contro il Frosinone sarà la prima di un trittico micidiale, che vedrà impegnato il Bari nel turno infrasettimanale e poi ancora sabato prossimo. «Tre partite in sette giorni non sono facili da gestire; per questo probabilmente cambieremo qualcosa in una di queste gare, ma non so ancora quale. Non mi piace, però, parlare di turnover: abbiamo tanti elementi di qualità e stiamo lavorando per trovare i giusti equilibri. Per la partita di domani ho ancora dei dubbi di formazione; aspetto l'ultimo allenamento per decidere», annuncia Grosso, che pure qualche indicazione tra le righe la lascia trapelare: «Gyomber è con noi da una sola settimana; per evitare quegli errori individuali (che capitano anche a calciatori di categoria superiore come lui) ha bisogno ancora di lavorare tanto. Ha grandi qualità ma non credo che un singolo da solo possa essere il salvatore della patria. Cissè ha una struttura fisica importante; contro il Bitonto l'ho fatto giocare dall'inizio per dargli più minuti con intensità e ritmo; ci sarà ad Avellino per sostituire Galano, in attesa che si ristabilisca completamente dal brutto infortunio, e Kozak, ancora lontano dalla condizione migliore».

Probabile, quindi, che in difesa si rivedano gli uomini che hanno giocato contro il Venezia, ma potrebbe esserci un ballottaggio tra D'Elia e Morleo: «Salvatore ha qualità importanti e non basta un singolo errore per condizionarne il giudizio; fino a ora ha giocato ottime partite. Archimede sta bene e può giocare. Ivan Marquez (difensore spagnolo, NdR) è ancora con noi in prova; nei prossimi giorni decideremo cosa fare», annuncia Grosso, che potrebbe lanciare anche una staffetta in avanti tra Nené e Floro Flores: «Per Antonio vale lo stesso discorso fatto per Cissé. Aveva bisogno di minuti e glieli ho dati contro il Bitonto. Non so chi dei due giocherà dal 1', ma sono sicuro che entrambi daranno il massimo per portare a casa un risultato positivo».

Contro il forte Frosinone sarà una partita molto diversa da quella che il Bari ha sfortunatamente perso contro il Venezia: «Mi aspetto di vedere una partita di calcio, tra due squadre che si affrontano per portare a casa il risultato. Il Frosinone di Longo ha un grande valore, ma indipendentemente dalle loro qualità dobbiamo essere bravi a tirar fuori il meglio da noi stessi. In questo campionato le insidie sono tante contro ogni avversario; noi dobbiamo metterci più cattiveria non solo dopo le sconfitte, ma come nostra impronta di squadra», conclude il tecnico.