Space Cinema di Casamassima, cala il sipario per i lavoratori. Tre giorni di sciopero

Proteste in tutta Italia organizzate da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil contro: "licenziamenti individuali improvvisi e atti unilaterali"

sabato 1 settembre 2018 9.56
A cura di Elga Montani
È un brutto film quello che stanno vivendo i lavoratori dello Space Cinema di Casamassima. Dopo giorni di subbuglio lo scorso 3 agosto, prima delle ferie, la prima brutta notizia. Tre dipendenti sono stati licenziati, e come sostiene Cgil, è stato fatto adottando: «tecniche da guerriglia e attacca quelli che considera i suoi nemici cioè i lavoratori, che per noi dovrebbero essere il patrimonio di esperienza e know-how di ogni azienda sana e suo vero asset competitivo di straordinaria importanza».

I licenziamenti sono giunti senza alcun preavviso, e senza avviare nessun tipo di confronto né coi lavoratori né con i sindacati, di cui uno dei tre è anche rappresentante. Motivo del licenziamento sarebbero non meglio precisati «cali di presenze di spettatori e conseguenti minori introiti». Ma a fronte del licenziamento dei 3 dipendenti a tempo indeterminato, sono subentrati quattro lavoratori a tempo determinato. E su questo punto i sindacati attaccano

«C'è qualcosa che non quadra - dichiara Vito Battista di Slc Cgil Bari in una nota - e i conti a noi non tornano. È evidente che l'azienda preferisce avere alle sue dipendenze lavoratori precari e deboli nel poter reclamare i loro diritti e vuole indebolire e intimidire i lavoratori e il sindacato che reclamano il rispetto dei diritti garantiti nel CCNL».

Da ieri è stato qundi proclamato uno sciopero di due ore al giorno per tutto il weekend, motivato dal: «percorso assolutamente inaccettabile intrapreso dalla società, con licenziamenti individuali e atti unilaterali». Sciopero che coinvolge tutta la catena a livello nazionale dato che Casamassima è solo uno dei cinema in cui ci sono stati licenziamenti, e nemmeno il primo. Tutto infatti ha avuto inizio a Livorno, dove l'11 luglio sono stati licenziati 4 dipendenti (e anche in questo caso uno di loro è un rappresentante sindacale), licenziamenti proseguiti poi a Bari e Salerno.

«Bisogna garantire i livelli occupazionali: le sale cinematografiche sono in difficoltà, e per questo abbiamo chiesto un tavolo con il ministero e la direzione cinema e tutti i players della filiera - sottolinenao Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil - Le precise responsabilità di The Space e la controllante britannica Vue nella gestione non possono ricadere sui lavoratori. Anche gli inglesi devono sapersi confrontare col mercato italiano e non possono reagire alle loro inefficienze tagliando con la scure i costi dell'occupazione».