Regionali Puglia, Fitto, Cesa e Barani presentano la lista Udc-Nuovo Psi

Il candidato del centrodestra: «Nella nostra coalizione tutti potranno realmente correre per essere eletti»

mercoledì 2 settembre 2020 14.53
Tappa a Bari questa mattina per Lorenzo Cesa e Lucio Barani, segretari di Udc e Nuovo Psi, per presentare la lista congiunta Udc-Nuovo Psi che appoggerà Raffaele Fitto nella corsa alla presidenza della Regione Puglia, e che compare nello schieramento del centrodestra in vista del voto del 20 e 21 settembre.

Alla presentazione è intervenuto lo stesso Fitto, che dice: «Insieme alle tre liste del centrodestra e alla civica abbiamo pensato che fosse necessario concentrarci su una soluzione che potesse dare a tutti i candidati la possibilità di concorrere realmente. Questo simbolo mette insieme due storie politiche molto importanti. Questa lista sta aggregando, con i candidati stiamo lavorando insieme e percepiamo entusiasmo; un simbolo che può dare un contributo importante in termini di allargamento del consenso. La campagna elettorale entra ora nel vivo, questi giorni saranno decisivi e tutti i candidati possono cambiare la percezione politica. A prescindere dal risultato, questa lista sarà un interlocutore politico importante. C'è convinzione nel bisogno di voltare pagina».

Per Cesa, «Non avremo il problema di raggiungere lo sbarramento del 4 percento. Questa campagna elettorale la si vince combattendo paese per paese. Siamo orgogliosi di essere insieme, Democrazia cristiana e Nuovo Psi come nella prima repubblica, quando l'Italia era la quarta potenza mondiale. Ci tenevo che i democristiani appoggiassero Raffaele Fitto, perché rappresenta concretezza, responsabilità e serietà, dimostrata con lo schieramento di sole cinque liste. Emiliano ha messo insieme comunisti e fascisti, monarchici e repubblicani, oltre a uno scudo crociato che fortunatamente è stato cancellato. Fitto saprà dove mettere le mani in questa regione. La cifra della politica di Emiliano sta nel mancato utilizzo dei fondi europei».

Barani conclude dicendo: «Siamo convinti di superare il 4 percento. Il virus non ha messo in quarantena le altre malattie, ma Emiliano ha chiuso i laboratori e ha impedito ai pugliesi di curarsi. La puglia è la peggior regione per assistenza e diagnostica, oltre a essere la peggiore regione per spesa dei fondi europei».