Precariato degli artisti e fruizione della cultura, gli addetti ai lavori indicono un sit in a Bari

L'iniziativa della piattaforma "Arti in libertà" in piazza Cesare Battisti per presentare il proprio manifesto

mercoledì 19 febbraio 2020 21.57
Il bisogno di veder riconosciuto il mestiere dell'artista e la necessità di riservare uno spazio più ampio e dignitoso alla cultura e alla possibilità di fruizione dei contenuti artistici da parte del pubblico. È questo, in estrema sintesi, il contenuto del "manifesto" che la piattaforma "Arti in libertà" presenterà nella mattinata di giovedì 20 febbraio con un sit in organizzato in piazza Cesare Battisti, nel centro di Bari.

Un documento complesso, in cui si rivendica il ruolo degli artisti nel contesto sociale e nella formazione di un'opinione pubblica capace di leggere, recepire e interpretare i fenomeni con gli occhiali di una corretta preparazione culturale. «Esprimere una visione comune, in grado di raccontare un impegno di responsabilità quotidiana verso la cultura e i nostri territori, ed accogliere il pensiero di tutti coloro che si ritrovano in essa: è a partire da queste esigenze che nasce il manifesto di "Arti in libertà"», si legge nella nota divulgata per annunciare l'evento.

«Arti in libertà è una piattaforma di ricerca e produzione artistica transdisciplinare - proseguono i promotori dell'iniziativa. È una piattaforma perché è un'organizzazione aperta finalizzata alla produzione di conoscenza e contenuti artistici, tramite l'incontro tra artisti di discipline diverse, e alla facilitazione di connessioni tra players (artisti, organizzazioni culturali, editori, privati, pubbliche amministrazioni) per la creazione di valore culturale, per l'innovazione dei linguaggi artistici e per la crescita del capitale artistico nei territori. Arti in Libertà nasce aperta e dalla necessità di connettere nodi, talenti e progettualità: a oggi è composta da una comunità di giovani progettisti della cultura, artisti, comunicatori, sociologici e produttori, uniti da un'idea condivisa sempre più concreta: disegnare nuove modalità di fruizione e produzione dell'arte dando a giovani professionisti del territorio un'opportunità di immaginare il proprio futuro diversamente».