Industria 4.0 e ingegneria aerospaziale, il Politecnico di Bari avvia nuovi dottorati

I quattro corsi interateneo sono realizzati con l'Università. Un investimento sulla ricerca strategica

venerdì 29 maggio 2020
Il Politecnico di Bari raddoppia i dottorati di ricerca. Ai quattro corsi attivi nei suoi dipartimenti ("Rischio e Sviluppo Ambientale, Territoriale ed Edilizio", Ingegneria Meccanica e Gestionale, Ingegneria Elettrica e dell'Informazione, Conoscenza e Innovazione nel Progetto per il Patrimonio) se ne aggiungeranno, a novembre, altri quattro.

I nuovi corsi sono interateneo e realizzati in collaborazione con l'Università di Bari "Aldo Moro". Queste le denominazioni: "Industria 4:0"; "Ingegneria e scienze aerospaziali"; "Archeologia globale dei paesaggi", "Gestione sostenibile del territorio". I primi due avranno sede amministrativa-gestionale presso il Poliba, i restanti in Uniba. Nell'insieme, ciò costituisce un'imponente investimento nella ricerca attraverso la più alta formazione universitaria.

Il dottorato di ricerca, come si ricorderà, è il livello di istruzione più alto previsto dalla formazione post laurea dell'ordinamento universitario italiano. Al dottorato di ricerca si accede mediante concorso e il possesso della laurea magistrale o specialistica quinquennale.

I nuovi dottorati, in particolare, "Industria 4.0" e "Ingegneria e scienze aerospaziali" puntano a istituire un percorso triennale interdisciplinare e innovativo di studio e ricerca che metterà gli allievi in contatto con le aziende, grazie anche alla collaborazione e al sostegno economico che la Regione Puglia destinerà ai dottorati di ricerca mediante borse di studio. La Giunta regionale infatti, su proposta dell'assessore regionale all'Istruzione, Sebastiano Leo, ha approvato la misura "Dottorato XXXVI Ciclo" finalizzata ad erogare borse di dottorato di ricerca regionali per la durata dell'intero ciclo triennale per un importo complessivo di oltre 5,7 milioni di euro.

I dottori di ricerca formati saranno figure professionali che guideranno l'innovazione tecnologica nei processi industriali di due settori strategici per la Regione Puglia: Industria 4.0 e Aerospazio.

Il nuovo dottorato interateneo in "Industria 4.0" attivato dal Politecnico di Bari sarà incardinato presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione in collaborazione con il Dipartimento di Meccanica, Matematica e management del Politecnico, con il Dipartimento Interateneo di Fisica e con tre dipartimenti dell'Università degli Studi Aldo Moro di Bari (Chimica, Informatica, Farmacia).

«Con il nuovo dottorato in "Industria 4.0" intendiamo trasmettere ai neo-ingegneri le conoscenze necessarie per risolvere problemi complessi usando tecnologie innovative e un approccio multidisciplinare – dice la coordinatrice del dottorato, Mariagrazia Dotoli, ordinario di Automatica del Politecnico di Bari. I dottorandi – prosegue - si formeranno in diversi campi: dall'informatica, alla fisica, alla chimica, all'ingegneria industriale e dell'informazione fino al management d'impresa. Per questo motivo il dottorato sarà condotto congiuntamente tra i due Atenei pubblici della città di Bari, che metteranno in comune le proprie competenze in questi settori di ricerca». Si tratta di un percorso orientato al trasferimento tecnologico, basato su un confronto continuo e proattivo con il mondo industriale, in particolare regionale, che coglie la richiesta delle nostre aziende di sintonizzare la nostra offerta formativa e di ricerca sempre più con le esigenze di innovazione digitale del sistema produttivo territoriale. Il Dottorato in Industria 4.0 si colloca dunque tra le numerose iniziative messe in campo dal Politecnico per avvicinare la ricerca alle esigenze reali dell'industria.

Il secondo nuovo dottorato interateneo attivato presso il Poliba, "Ingegneria e Scienze Aerospaziali", sarà incardinato presso il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management, accreditato dal MIUR come "Dipartimento di Eccellenza" per il quinquennio 2018-2022, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione del Politecnico, con il Dipartimento Interateneo di Fisica e con tre dipartimenti dell'Università degli Studi Aldo Moro di Bari (Chimica, Informatica, Matematica).

«L'obiettivo – spiega il coordinatore, Marco de Tullio, ordinario di Fluidodinamica del Politecnico di Bari – è formare esperti di elevato profilo scientifico in grado di operare nel settore strategico dell'aerospazio, caratterizzato da sistemi ad elevata complessità e da forti interazioni tra diversi aspetti scientifici, tecnologici, economici e sociali. Il Corso si articolerà in tre ambiti culturali, Ingegneria Aerospaziale, Sistemi per l'Aerospazio, Scienze per l'Aerospazio e avrà un carattere fortemente interdisciplinare, puntando alla formazione di esperti di alta qualificazione, con sbocchi professionali ad ampio spettro nel settore dell'Aerospazio, strategico per l'economia nazionale e internazionale. I dipartimenti e i docenti coinvolti nel dottorato in Aerospazio - spiega de Tullio - sono stati selezionati proprio per lo stretto legame con il mondo accademico e industriale, attraverso la loro fitta rete di collaborazioni di ricerca, i laboratori pubblico-privato e le reti di laboratori regionali, rendendo il Corso particolarmente attrattivo per i giovani talenti e per le imprese interessate a investire nel settore, portando la regione Puglia a diventare centro di eccellenza e punto di riferimento per la ricerca in questo campo».

Così, conclude, il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino sul potenziamento della ricerca e dei nuovi dottorati. «Siamo convinti che questo importante investimento nella ricerca da parte del nostro Ateneo su settori strategici per le aziende del territorio sia un valido contributo alla carriera dei nostri Ingegneri. Rispetto ai laureati, tutte le più recenti indagini occupazionali mostrano che i dottori di ricerca hanno migliori prime retribuzioni, tassi di occupazione più alti e più contratti a tempo indeterminato. E ciò è tanto più importante in un momento difficile come quello attuale, in cui crediamo necessario investire nelle competenze del Paese».

La pubblicazione del bando di concorso, contenente le relative modalità di partecipazione, è atteso presumibilmente per il prossimo settembre.