Detenuto degli Strisciuglio estorce denaro dal carcere con un cellulare

La chiamata dalla cella di Catanzaro ad un vecchio conoscente: «Ventimila euro o siete morti». È stato arrestato

mercoledì 24 settembre 2025 10.23
A cura di Nicola Miccione
«Se non porti 20mila euro a casa sei morto»: è arrivata dal carcere la telefonata con cui Vito Tanzi ha provato a fare una estorsione ad un vecchio conoscente. In tal modo, dopo la denuncia, si è beccato l'ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Francesco Vittorio Rinaldi.

L'indagine lampo è stata condotta dalla Squadra Mobile di Bari e diretta dal pubblico ministero antimafia Fabio Buquicchio. La denuncia è stata presentata da un 48enne barese il 7 agosto, insieme al video, girato dalla moglie, che documentava il tentativo di estorsione avvenuto mentre la coppia si trovava in casa in quello che sembrava un tranquillo dopo cena. Tanzi era una vecchia conoscenza dell'uomo, perché in passato aveva commesso alcune rapine insieme a suo fratello.

I due complici, però, ad un tratto avevano litigato e Tanzi aveva provato ad uccidere l'altro, rimediando una condanna a 10 anni per tentato omicidio. La vittima dell'epoca, a sua volta, era fuggita alle Canarie, dove vive tuttora. Il killer mancato, invece, 44enne alias «U' matt», in passato ritenuto vicino al clan Strisciuglio, si trovava da tempo nel carcere di Catanzaro e di lì aveva provato a racimolare un po' di denaro, in vista della scarcerazione, che sarebbe dovuta avvenire nel 2026.

«Forse non hai capito niente, io non ho più niente in testa». Ed ancora: «Se non porti 20mila euro a casa entro dopodomani, ti devo far mandare le carte». L'intera conversazione è stata ripresa dalla moglie della vittima e poi il video consegnato in Questura. Per questo motivo, il suo ritorno in libertà dovrà essere rimandato.