Plesso Carlo del Prete: «Si è deciso di sopprimere una scuola storica senza fare una valutazione seria»

In merito alla chiusura del plesso di Carrassi intervengono i consiglieri municipali Matteo Colapietro e Virginia Ambruosi

sabato 19 giugno 2021 11.14
La chiusura della scuola Carlo del Prete a Carrassi, e il conseguente trasferimento nello storico immobile degli uffici del Municipio II continua a destare scalpore, e a sollevare polemiche. In merito sono intervenuti i consiglieri municipali Matteo Colapietro (Capogruppo della Lega - Salvini) e Virginia Ambruosi (Capogruppo Fratelli d'Italia).

Sul trasferimento il consiglio municipale ha votato lo scorso 11 maggio, e i voti a favore sono stati la maggioranza. Unici voti contrari proprio quelli dei due consiglieri citrati che sottolineano che durante la seduta: «Si è evidenziato che il trasferimento è stato adottato senza aver preventivamente informato i consiglieri, la cittadinanza, le associazioni del territorio, i genitori degli alunni che frequentano la scuola e senza aver fornito le necessarie informazioni in merito agli spazi da utilizzare e ai costi che tale trasferimento comporta per trasformare una scuola in uffici. Val la pena ricordare che gli uffici del Municipio 2, nell'ambito del PIRP di San Marcello, erano destinati a trasferirsi in una palazzina attualmente in costruzione in via Fanelli, in posizione baricentrica rispetto al territorio del Municipio, dotata anche di parcheggi e depositi interrati. Non è dato sapere, inoltre, che destinazione futura avranno tale palazzina e quella che attualmente ospita gli uffici in Str adella del caffè a Poggiofranco di proprietà del Comune di Bari. Si è deciso di sopprimere una scuola storica, esistente da ben 93 anni sul territorio, senza fare una valutazione seria, approfondita e documentata e senza sentire l'esigenza di condividere tale scelta. Auspichiamo che, in seguito al dibattito che si è aperto, anche sui social, il Comune accolga le nostre istanze che rappresentano la volontà di gran parte dei residenti del territorio municipale».