Brsi, il giudice annulla i trasferimenti a Catania

Tutti i dipendenti restano a Bitritto e continuano a lavorare in smart working

lunedì 24 gennaio 2022 21.06
Il giudice Vincenzo Tedesco ha annullato il trasferimento delle lavoratrici e dei lavoratori dell'azienda informatica Brsi, (un centinaio circa in prevalenza donne) dalla sede di Bitritto in Sicilia, dando ragione ai sindacati che fin dall'inizio hanno denunciato la natura fraudolenta di questa decisione aziendale tesa in realtà a licenziare i lavoratori.
"Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori che ci hanno dato fiducia e che noi abbiamo sostenuto nella lotta iniziata a metà novembre con lo sciopero - scrivono in una nota Fiom Cgil Bari e Cgil Bari - Si tratta di una sentenza storica per tutti i lavoratori vittima di questo genere di operazioni. Ora inizia il lavoro più importante, quello di costruzione con le istituzioni di un percorso per fare in modo che l'occupazione resti nel nostro territorio che può esprimere moltissimo in termini di competenze dei lavoratori, proprio in virtù delle sfide che andremo ad affrontare".

"La giustizia ha prevalso: il giudice del lavoro ha disposto il blocco del trasferimento dei lavoratori della Brsi di Bitritto a Misterbianco Catania, trasferimenti ritenuti illegittimi e attivati palesemente con l'intento di procedere al licenziamento dei lavoratori - sottolinea il segretario generale della UILM di Bari, Riccardo Falcetta - Ringrazio i lavoratori che hanno creduto nella nostra organizzazione e si sono battuti per i propri diritti, nonché gli avvocati Simone e Sesta per l'ottimo lavoro svolto". "La prima battaglia è stata vinta – conclude Falcetta – ora ne comincia un'altra, altrettanto importante, per tutelare i posti di lavori del sito di Bitritto e fare chiarezza sulle reali intenzioni dell'azienda rispetto al sito barese: disperdere tante professionalità sarebbe assurdo e inconcepibile, ci auguriamo che prevalga il buonsenso e che si trovi una strada all'insegna della continuità produttiva, utile a salvaguardare i livelli occupazionali".