Bari, H&M riapre in via Sparano, salvi i 51 dipendenti

Antonio Miccoli (Filcams CGIL): «Notizia formidabile, risultato raggiunto grazie al lavoro del sindacato ma una mano è giunta anche dall'amministrazione comunale»

martedì 9 giugno 2020 13.07
A cura di Elga Montani
H&M torna sui suoi passi e riapre il negozio in via Sparano. La notizia della chiusura, giunta ai circa 50 dipendenti quando si era ancora nella cosiddetta fase 1 dell'emergenza Coronavirus, aveva gettato nello sconforto le famiglie dei dipendenti e di tutti i lavoratori che gravitavano intorno allo store, oltre ad essere sintomo di una crisi del commercio barese e non solo.

Oggi, invece, esattamente come allora, è attraverso una call conference con l'azienda che i 51 dipendenti hanno avuto la notizia della riapertura dello storico punto vendita H&M di via Sparano a Bari. Da venerdì la riapertura al pubblico, mentre i lavoratori rientrano già da domani per allestire il punto vendita, oltre che per adattare gli spazi alle normative anti-Covid.

«La direzione ha deciso di riaprire per alcune motivazioni - sottolinea Antonio Miccoli di Filcams Cgil - la prima è sicuramente il fatto che la trattativa con la proprietà dell'immobile sta andando avanti e si stanno risolvendo i problemi legati al costo dell'affitto. Inoltre, così si dimostra la volontà del colosso svedese di restare in quell'immobile e in via Sparano, essendo un punto vendita di prestigio per il marchio. La seconda motivazione è legata alle iniziative messe in campo dal sindacato, che hanno prodotto un risultato positivo avendo visto la società la volontà, sia dei lavoratori che delle rappresentanze sindacali, di difendere la salvaguardia dei posti di lavoro. In tutto questo c'è stato anche l'intervento dell'amministrazione comunale che ha dato una mano, impegnando H&M a trovare la soluzione per riaprire».

«Il segnale che era stato dato con la chiusura era molto brutto per il commercio, ora in questa fase 3 sapere che quel punto vendita riapre ci permette di vedere la situazione attuale in modo più positivo, nonostante la crisi - aggiunge Miccoli - I dipendenti al momento restano tutti e 51, pur essendoci al momento ancora l'ammortizzatore sociale per l'emergenza Covid, poi dovremo vedere, essendo al momento un'incognita la stessa riapertura. Necessario capire con l'applicazione delle norme di sicurezza quale potrà essere l'afflusso e la situazione del punto vendita. Nel pomeriggio ci sarà un'altra riunione organizzativa per i dipendenti, ma la decisione della riapertura è di sicuro un qualcosa di positivo».