Verso Avellino-Bari, Vivarini: «In C non serve mentalità borghese, cerchiamo rivalsa»

Il tecnico parla alla vigilia del match del San Nicola: «Goal da fermo? A Terni c'erano due falli su Antenucci»

sabato 29 febbraio 2020 15.07
A cura di Riccardo Resta
«Dobbiamo fare prestazioni di alto livello, avere umiltà e applicazione per cercare il risultato con le buone o con le cattive. Anche noi dobbiamo imparare a giocare sporco, la mentalità borghese non ci fa vincere in questo campionato». A suonare la carica è mister Vincenzo Vivarini, alla viglia dell'impegno fra il suo Bari e l'Avellino, che domani sarà ospite al San Nicola.

La parola d'ordine è cancellare i due pareggi consecutivi in trasferta, contro Cavese e Ternana, e resettare tutto dopo il nuovo -10 dalla Reggina capolista. «Aiamo sempre rimasti concentrati su noi stessi, io ho cercato sempre di estraniarmi dalla situazione di classifica - continua Vivarini. La squadra è concentrata sulle partite da affrontare, ma inconsciamente si guarda la classifica. È importante non sottovalutare questo campionato; squadre blasonate hanno avuto anni di difficoltà prima di vincere la C. Ci sono valori al di fuori di tecnica e tattica, anche il grande giocatore non è abituato a calarsi in questa realtà. Dobbiamo fare il massimo, vincere il più possibile. Contro di noi le squadre diventano feroci, mettono le loro forze in campo nel gioco sporco come ha fatto la Ternana, che non ha giocato un pallone. Siamo stati bravi a non concedergli un tiro in porta, poi loro hanno sfruttato bene il calcio da fermo di Mammarella. Sono episodi che condizionano il risultato; noi non parliamo mai degli arbitri, ma entrambi i goal presi sono viziati da fallo su Antenucci, nonostante le proteste della Ternana».

Mette i puntini sulle i il tecnico abruzzese, che torna ad analizzare così i goal presi su azione da fermo: «Con l'Avellino all'andata abbiamo subito l'ultimo goal su piazzato, poi ne abbiamo presi tre nelle ultime due partite. Contro la Ternana c'erano due falli su Antenucci; ci sono situazioni da analizzare, ma c'è da migliorare. La Cavese è stata brava a trovarci in ritardo su quella uscita; sotto questi aspetti dobbiamo essere più attenti. Ci vuole anche più rabbia sulle marcature; ne abbiamo parlato e cerchiamo di migliorarli l'Avellino».

E, a proposito della partita di domani, il tecnico dice: «Con l'Avellino non sarà facile, verranno qui e andranno oltre i loro limiti; ci creeranno problemi. Sono partite da affrontare col piglio giusto per portare il risultato a casa. Ci sono partite in cui il risultato ci ha penalizzati, come all'andata con l'Avellino. Loro fecero poco e pareggiarono su una nostra ingenuità. Anche altri pareggi, come col Teramo, ci lasciano l'amaro in bocca. Nel 2020 siamo il migliore attacco, abbiamo portato tanti calciatori al goal, ma a guardare la classifica tutto questo viene vanificato. Contro l'Avellino cerchiamo una rivalsa; questi due pareggi non ci vanno giù, anche con la Cavese la prestazione è stata positiva e anche lì è stato annullato un goal a Sabbione che sembrava regolare. Gli episodi non fanno scattare l'entusiasmo e anzi dopo due pareggi c'è un po' di depressione nell'ambiente. Dobbiamo essere bravi a continuare a fare prestazioni così; alla fine si vedrà».

E su un possibile turn over Vivarini resta molto abbottonato: «Hamlili si sta riprendendo bene, a Terni l'ho fatto scaldare perché pensavo di potergli dare qualche minuto. È un ragazzo che ci servirà. Di Cesare è uscito acciaccato mercoledì e ha avuto qualche fastidio, ma si è allenato ed è a disposizione».