Di Nunno (presidente Lecco): «Bari presto agli americani»

Intervista del numero uno del sodalizio lombardo alla Gazzetta del Mezzogiorno

giovedì 30 novembre 2023 18.27
A cura di Gianluca Battista
«Secondo informazioni che ritengo fondate, il Bari sarà presto ceduto ad investitori americani. Dispiace che si perda il legame con il territorio, ma il calcio italiano ormai va in quella direzione. E poi bisogna ammettere che le proprietà estere siano capaci di investimenti insostenibili per alcun imprenditore nel nostro Paese».

Parola di Paolo Di Nunno, presidente del Lecco prossimo avversario dei biancorossi, originario di Canosa di Puglia, in passato vicino ad acquistare il club di strada Torrebella. Una dichiarazione forte, che ha riacceso la speranza in qualche supporters biancorosso che non ama più l'idea di proseguire con la multiproprietà.

Il presidente del Lecco, fondatore e proprietario di una società del settore dell'elettronica, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, in cui ha raccontato il suo legame con il capoluogo pugliese, dovuto ad «un debito di riconoscenza. Bari mi ha salvato la vita: da giovane ebbi un grave incidente sul lavoro che mi causò una cancrena all'ultimo stadio ad una gamba. Fui trasferito nel capoluogo in coma e i medici riuscirono a guarirmi».

Il ricovero e la guarigione avvenuti nell'ex Centro Traumatologico Ortopedico, vicinissimo allo stadio Della Vittoria, vecchia casa del calcio barese.

Di Nunno aveva dunque provato a prendere il club biancorosso e domenica prossima, 3 dicembre, affronterà i galletti da avversario per una gara speciale, che non vorrà perdersi per nulla al mondo, dopo mesi di assenza forzata dal "Rigamonti-Ceppi".

Il suo sogno attuale è salvare la società lombarda e vendere i blucelesti ad altri imprenditori in grado di mantenerli sempre ad alti livelli. La vicina (e rivale) Como ha attratto gli investimenti degli Hartono, tra i più ricchi d'Asia, e chissà che sull'altra sponda del Lario non possano arrivare altre società in grado di coniugare sport e turismo. Intanto i tifosi manzoniani si godono la serie B dopo quasi 50 anni di assenza.