Castrovilli: «Tifosi del Bari sin troppo buoni con noi»
Il trequartista biancorosso è stato ospite di Enzo Tamborra nel TB Sport
lunedì 20 ottobre 2025
18.12
«I tifosi del Bari sono stati fin troppo buoni con noi sinora».
Lo ha detto con grande schiettezza Gaetano Castrovilli questo pomeriggio, 20 ottobre, ospite del Bianco e Rosso TB Sport di TeleBari, trasmissione condotta da Enzo Tamborra e Cristian Siciliani.
Il fantasista originario di Minervino Murge, con la consueta onestà intellettuale che lo contraddistingue, ha ammesso: «Nell'ultima partita la Reggiana nel primo tempo non ha avuto nessuna occasione fino al gol. Anzi, se proprio devo dirlo, Marras ha anche sbagliato il passaggio. Ce l'avevo di fronte, lui voleva metterla lunga ma l'ha schiacciata un po' e gli è venuto un passaggio perfetto. Purtroppo a noi sta mancando l'atteggiamento, è questa la parola chiave. Quando un compagno sbaglia, ci devono essere altri dieci che ci devono mettere una pezza e tutto ciò ci sta mancando».
Castrovilli ha ribadito che a suo avviso questo gruppo in allenamento dimostra di essere composto da giocatori forti: «Io li vedo e nella mia carriera ho visto tanti calciatori. Posso dunque dirvi che i calciatori che sono con me in squadra sono tutto tranne che scarsi, anzi ci sono giocatori veramente forti per la categoria». Ha poi aggiunto, incalzato da mister Sergio Notariale, che la sua non è affatto mancanza di umiltà, ma consapevolezza dei mezzi e che quella consapevolezza, senza spocchia, va portata però in campo. E tutto ciò sta mancando.
Il ruolo preferito? Lui non ha dubbi: «Devo tanto a mister Montella e ad Italiano: mi dicevano tu gioca libero in fase offensiva, su tutta la trequarti, poi in fase di non possesso ripiega, vieni a dare una mano ed esci sui terzini e sui centrali avversari. Ecco, in quella zona del campo sono a mio agio».
Castrovilli ha infine ribadito come non abbia al momento troppi rimpianti. Saltato per il secondo infortunio il suo trasferimento al Bournemouth in Premier League, squadra che gioca un calcio piacevole, adatto alle sue caratteristiche, è iniziato un periodo buio della sua carriera, ma grazie al supporto della famiglia e di uno psicologo, il ragazzo di Minervino Murge ne è uscito e Bari è stata la sua primissima scelta. Solo nella squadra del cuore, di cui anche suo nonno era tifosissimo, potrà ripartire e tornare ad alti livelli. Insieme, si spera.
Lo ha detto con grande schiettezza Gaetano Castrovilli questo pomeriggio, 20 ottobre, ospite del Bianco e Rosso TB Sport di TeleBari, trasmissione condotta da Enzo Tamborra e Cristian Siciliani.
Il fantasista originario di Minervino Murge, con la consueta onestà intellettuale che lo contraddistingue, ha ammesso: «Nell'ultima partita la Reggiana nel primo tempo non ha avuto nessuna occasione fino al gol. Anzi, se proprio devo dirlo, Marras ha anche sbagliato il passaggio. Ce l'avevo di fronte, lui voleva metterla lunga ma l'ha schiacciata un po' e gli è venuto un passaggio perfetto. Purtroppo a noi sta mancando l'atteggiamento, è questa la parola chiave. Quando un compagno sbaglia, ci devono essere altri dieci che ci devono mettere una pezza e tutto ciò ci sta mancando».
Castrovilli ha ribadito che a suo avviso questo gruppo in allenamento dimostra di essere composto da giocatori forti: «Io li vedo e nella mia carriera ho visto tanti calciatori. Posso dunque dirvi che i calciatori che sono con me in squadra sono tutto tranne che scarsi, anzi ci sono giocatori veramente forti per la categoria». Ha poi aggiunto, incalzato da mister Sergio Notariale, che la sua non è affatto mancanza di umiltà, ma consapevolezza dei mezzi e che quella consapevolezza, senza spocchia, va portata però in campo. E tutto ciò sta mancando.
Il ruolo preferito? Lui non ha dubbi: «Devo tanto a mister Montella e ad Italiano: mi dicevano tu gioca libero in fase offensiva, su tutta la trequarti, poi in fase di non possesso ripiega, vieni a dare una mano ed esci sui terzini e sui centrali avversari. Ecco, in quella zona del campo sono a mio agio».
Castrovilli ha infine ribadito come non abbia al momento troppi rimpianti. Saltato per il secondo infortunio il suo trasferimento al Bournemouth in Premier League, squadra che gioca un calcio piacevole, adatto alle sue caratteristiche, è iniziato un periodo buio della sua carriera, ma grazie al supporto della famiglia e di uno psicologo, il ragazzo di Minervino Murge ne è uscito e Bari è stata la sua primissima scelta. Solo nella squadra del cuore, di cui anche suo nonno era tifosissimo, potrà ripartire e tornare ad alti livelli. Insieme, si spera.