Caserta dopo il successo col Cesena: «Segnali importanti. Per noi vittoria pesante»
Le parole del tecnico del Bari al termine del match con i romagnoli
domenica 2 novembre 2025
18.03
Il Bari batte per 1-0 il Cesena di Michele Mignani ed esce dalla crisi. Gara difficile, non bella, ma vinta con cuore e un pizzico di grinta in più. Ne è consapevole mister Fabio Caserta, che ha parlato al termine della gara con i giornalisti. Ecco le sue dichiarazioni.
VITTORIA PESANTE, MA NON BASTA
«Questa vittoria pesa tanto, perché arrivata da una squadra ben allenata che veniva da 5 successi in trasferta. Dà morale e aiuta la classifica. La gente non è stupida e vede quando c'è gente che lotta. Male il primo tempo in fase offensiva, ma bene, anzi direi atteggiamento ottimo in difesa. Nella ripresa siamo usciti meglio anche col palleggio. Abbiamo tanto da lavorare, lo so, ma sono arrivati segnali importanti. Non guardo la classifica per il momento. Ad esempio il Mantova non merita quella classifica. Inutile guardarla e invece bisogna affrontare ogni partita come una partita difficile. Ho un gruppo di ragazzi volenterosi e sono rimasti coesi. Non bastano due vittorie per uscire dal tunnel. Dobbiamo solo continuare a lavorare come dico sempre».
LA SCELTA DELL'UNDICI INIZIALE
«Quando si prepara una partita si cerca di vedere chi sta bene durante la settimana. È chiaro che con i due attaccanti ed un trequartista si diventa più pericolosi. Con questo modulo i due attaccanti si devono sacrificare moltissimo. Lo dico sempre: non conta solo chi inizia la gara, ma anche chi subentra, con i cinque cambi, diventa decisivo».
L'INFORTUNIO DI DARBOE
«I calciatori sono soggetti ad infortuni muscolari. Cerchiamo durante la settimana di spingere parecchio e può capitare. L'ho visto bene in settimana e la mia scelta era dettato da questo. Abbiamo concesso poco e niente ad una squadra che ha vinto 5 volte fuori casa, senza ripartenze, ma poi poco. Siamo stati più pericolosi noi nel secondo tempo».
NUOVO ATTEGGIAMENTO
«Abbiamo cercato di lavorare, oltre a ciò che abbiamo fatto in ritiro, su nostri limiti difensivi. Quando prendi tanti gol, devi fare qualcosa di diverso. Oggi siamo stati più puliti nel recupero palla e nelle linee di passaggio quando ripartivamo. Abbiamo concesso, mi ripeto, davvero poche occasioni agli avversari».
GYTKJÆR SI SBLOCCA
«I giocatori in rosa con personalità devono metterla a disposizione della squadra. Intendo dire che devono saper leggere i momenti, senza buttare palla e fare la giocata. Lui vive per il gol e quando fanno gol gli attaccanti è vita. Sono contento per lui e per noi».
VITTORIA PESANTE, MA NON BASTA
«Questa vittoria pesa tanto, perché arrivata da una squadra ben allenata che veniva da 5 successi in trasferta. Dà morale e aiuta la classifica. La gente non è stupida e vede quando c'è gente che lotta. Male il primo tempo in fase offensiva, ma bene, anzi direi atteggiamento ottimo in difesa. Nella ripresa siamo usciti meglio anche col palleggio. Abbiamo tanto da lavorare, lo so, ma sono arrivati segnali importanti. Non guardo la classifica per il momento. Ad esempio il Mantova non merita quella classifica. Inutile guardarla e invece bisogna affrontare ogni partita come una partita difficile. Ho un gruppo di ragazzi volenterosi e sono rimasti coesi. Non bastano due vittorie per uscire dal tunnel. Dobbiamo solo continuare a lavorare come dico sempre».
LA SCELTA DELL'UNDICI INIZIALE
«Quando si prepara una partita si cerca di vedere chi sta bene durante la settimana. È chiaro che con i due attaccanti ed un trequartista si diventa più pericolosi. Con questo modulo i due attaccanti si devono sacrificare moltissimo. Lo dico sempre: non conta solo chi inizia la gara, ma anche chi subentra, con i cinque cambi, diventa decisivo».
L'INFORTUNIO DI DARBOE
«I calciatori sono soggetti ad infortuni muscolari. Cerchiamo durante la settimana di spingere parecchio e può capitare. L'ho visto bene in settimana e la mia scelta era dettato da questo. Abbiamo concesso poco e niente ad una squadra che ha vinto 5 volte fuori casa, senza ripartenze, ma poi poco. Siamo stati più pericolosi noi nel secondo tempo».
NUOVO ATTEGGIAMENTO
«Abbiamo cercato di lavorare, oltre a ciò che abbiamo fatto in ritiro, su nostri limiti difensivi. Quando prendi tanti gol, devi fare qualcosa di diverso. Oggi siamo stati più puliti nel recupero palla e nelle linee di passaggio quando ripartivamo. Abbiamo concesso, mi ripeto, davvero poche occasioni agli avversari».
GYTKJÆR SI SBLOCCA
«I giocatori in rosa con personalità devono metterla a disposizione della squadra. Intendo dire che devono saper leggere i momenti, senza buttare palla e fare la giocata. Lui vive per il gol e quando fanno gol gli attaccanti è vita. Sono contento per lui e per noi».