Bari-Paganese 3-2, Cornacchini: «Partita esempio della Serie C». Antenucci: «Dobbiamo migliorare»

L'allenatore: «C'è da crescere ancora ed evitare errori di distrazione». Il centravanti: «Mi affascina la sfida di riportare questa piazza dove merita»

domenica 11 agosto 2019 23.16
A cura di Riccardo Resta
Esordio stagionale con vittoria per il Bari, che batte 3-2 la Paganese al San Nicola per il debutto in Coppa Italia Serie C. Una partita sofferta, caratterizzata da qualche errore di troppo ma anche dalle reti di due nuovi arrivi come Kupisz e Antenucci (doppietta), che regalano un successo che dà fiducia per l'imminente inizio del campionato di Serie C.

«Antenucci è stato preso per far goal - dice nel post gara il tecnico biancorosso Giovanni Cornacchini. Ha qualità tecniche indiscutibili, ma la cosa che mi ha sorpreso di più è la sua umiltà. Si è messo subito a disposizione di tutti, è un leader».

Analizzando la partita il mister aggiunge: «Abbiamo concesso poco, ma comunque po' più di attenzione poteva starci. Il campionato di Serie C è complicato anche per questo; se regali un goal diventa tutto più difficile. Siamo sulla strada giusta, stiamo lavorando con grande impegno. Mi fa piacere una reazione del genere, ma speravo che ci fosse anche senza subire due goal; dobbiamo curare di più il particolare ed evitare le disattenzioni. Questa squadra ha grandi qualità ma deve calarsi in una categoria tanto complicata. Questa partita è l'esempio di quello che sarà tutto il campionato: squadre che vengono qui e non creano nulla e poi ti puniscono al primo errore. La squadra è forte e questo è indubbio, così come certe sono la difficoltà del campionato. Bisogna anche imparare a non perdere, perché a volte i pareggi servono. Complicazioni ne troveremo, ma dovremo essere bravi a stare sul pezzo». E su Scavone a centrocampo Cornacchini dice: «Abbiamo giocato con due mediani e non era esattamente il ruolo di Scavone. Lui ha centimetri ed è forte di testa, poi in campo va sempre. Per me può giocare anche in quel tipo di centrocampo».

Soddisfazione anche per Antenucci, autore di un goal a metà fra bravura e fortuna, ma anche di una rete che dimostra tutte le sue qualità da calciatore di categoria superiore. «Quest'anno gioco in Serie C e sono un calciatore di Serie C come tutti gli altri - il mantra del centravanti molisano. In occasione della prima rete che ho segnato forse il portiere mi ha visto tardi, sono stato un po' fortunato, ma anche bravo nel crederci. Il mio secondo goal è stato importante per la vittoria, anche perché abbiamo avuto tante occasioni in partita. Dovevamo essere più cinici. In questo momento della stagione la cosa più importante è creare tanto perché dà autostima per concretizzare le tante idee di gioco che abbiamo. Far goal e vincere fa sempre piacere; sono molto contento. Potevamo fare meno fatica, ma alla prima stagionale ci sta. È presto per fare valutazioni; la maggior parte delle squadre verrà qui a chiudersi. Non è scontato che si vinca ogni partita, ma abbiamo grosse qualità, la squadra è forte. Dobbiamo calarci nella parte, ora è presto per fare commenti e previsioni. So per certo, però, che le difese di Serie C sono difficili sa scardinare. L'impatto con Bari è stato molto positivo; questa era l'unica piazza che avrei accettato in C. Bari vive di emozioni, e poi è una bella città. Mi piace la scommessa di riportare questo club dove merita. Sono sempre stato certo della scelta che ho fatto; i compagni sono disponibili, presidente e società sono sempre presenti. Dobbiamo trascinare la gente e farci trascinare da loro».

Scontento ma non troppo mister Alessandro Erra, tecnico della Paganese: «Fino a 24 ore fa eravamo in ritiro - dice in mixed zone. Abbiamo messo minuti nelle gambe e dato spazio a tanti ragazzi. Non ci interessava il punteggio ma altre cose; ci siamo comunque fatti valere contro una grande squadra. Un motivo di soddisfazione ma da domani si torna a lavorare. Dopo la riammissione siamo ripartiti con entusiasmo con l'obiettivo di mettere in vetrina tanti ragazzi. Cornacchini ha una squadra fortissima, ma non gli invidio nulla. Noi siamo concentrati sui nostri obiettivi».