Università di Bari, al via le sedute di laurea telematiche
Stamattina i primi otto studenti hanno sostenuto l'esame finale online, in occasione del 42mo anniversario del rapimento di Moro
lunedì 16 marzo 2020
11.24
Sono iniziate questa mattina le sedute di laurea online dell'Università di Bari. L'ente di formazione e ricerca si è adeguato alle disposizioni introdotte dal Governo per l'emergenza Coronavirus e ha iniziato a pieno regime con la didattica online. Sono otto i laureandi che in queste ore stanno discutendo le loro tesi da remoto, con sedute telematiche per rispettare le norme di sicurezza che impone l'emergenza Coronavirus.
Oggi, inoltre, ricorrono i 42 anni dal rapimento di Aldo Moro, a cui è intitolata l'Università di Bari. Nei saluti introduttivi, il presidente della commissione, professor Giuseppe Elia, direttore del corso di laurea in scienze della formazione, ha citato una frase di Moro: «Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani - diceva Moro - credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non è possibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà».
Nel frattempo, il rettore Stefano Bronzini ha scritto una lettera indirizzata al personale medico: «Ai colleghi medici e al personale tecnico impegnato in attività assistenziale scrivo per dirgli grazie, un semplice e intenso grazie. A voi che vivete l'emergenza Covid-19 in prima linea, voglio esprimere da parte di tutta la nostra Università la riconoscenza per il vostro impegno e la vostra dedizione. Sappiamo tutti quanto siate sotto pressione in queste settimane e quanto ampio sia il rischio che correte frequentando ambienti così ad alto rischio di contagio. L'università di Bari lo sa e vi vuole ringraziare, sapendo che scienza e pazienza possono avere la meglio solo se tutti faranno il loro dovere. A noi tutti, infatti, scrivo per invitarvi alla pazienza. Essere pazienti è quanto mai necessario oggi che alla scienza affidiamo il compito di proteggerci ancor prima che prendersi cura di noi. È un dovere rimanere a casa e da lì con pazienza imparare a fare lezione, esami e anche le lauree in modo diverso dalla consuetudine. Vi scrivo anche per augurare a tutti un buon anno accademico telematico perché andrà tutto bene».
Oggi, inoltre, ricorrono i 42 anni dal rapimento di Aldo Moro, a cui è intitolata l'Università di Bari. Nei saluti introduttivi, il presidente della commissione, professor Giuseppe Elia, direttore del corso di laurea in scienze della formazione, ha citato una frase di Moro: «Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani - diceva Moro - credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non è possibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà».
Nel frattempo, il rettore Stefano Bronzini ha scritto una lettera indirizzata al personale medico: «Ai colleghi medici e al personale tecnico impegnato in attività assistenziale scrivo per dirgli grazie, un semplice e intenso grazie. A voi che vivete l'emergenza Covid-19 in prima linea, voglio esprimere da parte di tutta la nostra Università la riconoscenza per il vostro impegno e la vostra dedizione. Sappiamo tutti quanto siate sotto pressione in queste settimane e quanto ampio sia il rischio che correte frequentando ambienti così ad alto rischio di contagio. L'università di Bari lo sa e vi vuole ringraziare, sapendo che scienza e pazienza possono avere la meglio solo se tutti faranno il loro dovere. A noi tutti, infatti, scrivo per invitarvi alla pazienza. Essere pazienti è quanto mai necessario oggi che alla scienza affidiamo il compito di proteggerci ancor prima che prendersi cura di noi. È un dovere rimanere a casa e da lì con pazienza imparare a fare lezione, esami e anche le lauree in modo diverso dalla consuetudine. Vi scrivo anche per augurare a tutti un buon anno accademico telematico perché andrà tutto bene».