Tumori, nuove speranze di cura grazie ad un fisico barese

Gabriele Grittani ha brevettato un macchinario che rivoluzionerebbe la radioterapia

domenica 7 aprile 2019
Rapidità, scarsa invasività, dosaggi ridotti di radiazioni ed economicità sono alcune delle principali caratteristice del sistema ideato e brevettato dal fisico nucleare barese Gabriele Maria Grittani. Una sorgente multipla di elettroni che agisce a distanza di millimetri, da varie angolazioni e quasi alla velocità della luce per colpire alcune forme di tumore, soprattutto prostata e polmoni e disintegrarle. Grittani lavora al Centro di ricerca ELI-Beamlines di Dolni Brezany, vicino Praga dal 2013, oggi fa parte del gruppo di ricercatori guidati da Georg Korn.

La buona notizia è che sta per essere realizzato il prototipo che consentirà di avviare la fase sperimentale di questa nuova radioterapia.

Come funziona è presto detto: dopo aver individuato l'esatta posizione del tumore, grazie alla tecnologia laser- plasma, si bombarda con gli elettroni, più veloci e leggeri rispetto ai protoni oggi utilizzati.

Per vedere in commercio il nuovo macchinario però ci vorrà ancora del tempo.