Tavolini in largo Adua, arriva l'ordinanza di sgombero. Si va verso la pedonalizzazione?

Continua il braccio di ferro nell'umbertino, la chiusura della strada richiesta dai commercianti vede contrari i residenti

giovedì 5 settembre 2019 15.36
A cura di Elga Montani
Continua la querelle relativa ai tavolini dei locali in largo Adua a Bari. Dopo che a luglio la Asl aveva notificato alle attività commerciali l'obbligo di togliere i tavoli con relativa multa, arriva ora una ordinanza del Comune che obbliga le tre attività (Amarcord Caffè, La Premiata Norcineria e La Tana dei Lupi) alla «cessazione parziale dell'attività per esercizio abusivo su suolo pubblico», ovvero a togliere i tavoli posizionati senza autorizzazione sulla piazza. Una autorizzazione che, come raccontava uno dei titolari delle attività, vorrebbero poter avere per lavorare in regola ma la legge non consente l'attraversamento della strada con le bevande.

«Noi non abbiamo ancora avuto la notifica dell'ordinanza - racconta sconsolato uno degli esercenti - speriamo solo che non vengano di pomeriggio o di sera a sequestrare i tavoli. Quando il Kursaal tornerà a nuova vita si arriverà alla chiusura della strada da maggio a settembre, l'unica soluzione possibile. Sappiamo che i residenti non solo d'accordo ma questa sarebbe l'unica cosa da fare, come in via Argiro e via Sparano, lasciando la possibilità ai residenti di entrare nei loro garage. Dobbiamo ringraziare il sindaco Antonio Decaro che ci ha fatto lavorare fino ad oggi, ma ora nei mesi da settembre a maggio è necessario che si trovi una soluzione, in grado di soddisfare tutti sia i residenti che noi commercianti».

«Siamo favorevoli alla regolarizzazione delle concessioni, così da poter finalmente "regolamentare" (per arredi, dimensioni e altro) in maniera omogenea quanto purtroppo allo stato avviene in maniera "abusiva" (e non certo per volontà del territorio o dei ristoratori stessi) - sottolinea Mauro Gargano, presidente del Comitato Salvaguardia Zona Umbertina - ma non possiamo non evidenziare di essere assolutamente contrari alla pedonalizzazione. Siamo disponibili ad un confronto collaborativo con l'amministrazione per addivenire a quelle soluzioni condivise che possano, nel rispetto delle volontà del territorio, coniugare la tutela dello stesso e il rilascio delle concessioni ai tre ristoratori, vessati da questo ordine di chiusura».