Smart working, Bucci (Cgil Bari): «Va contrattualizzato, altrimenti è mezzo di sfruttamento»

La segretaria della Camera del lavoro provinciale: «Sappiamo che questa forma di occupazione sarà strutturale, ma va governata»

giovedì 15 ottobre 2020 0.21
«Sappiamo con certezza che lo smart working sarà sempre più strutturale, ma sappiamo anche che esso va governato». Lo ha detto Gigia Bucci, segretario generale della Cgil Bari, in occasione del direttivo della Camera del lavoro provinciale.

«Fin'ora - aggiunge Bucci - ci si è mossi sulla base dell'emergenza il sindacato non ha potuto esercitare un'azione di governo delle varie forme che sono state messe in atto. Dobbiamo contrattualizzare lo smart working se non vogliamo che esso diventi una scelta delle aziende per sfruttare di piu i lavoratori, per ridurre il peso della contrattazione collettiva e in ultima analisi restringere il campo dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici».

Il segretario generale sottolinea che «Mentre nel settore pubblico si sta procedendo ad una sua regolamentazione, per il settore privato la situazione è più complessa anche perché c'è un tentativo neanche molto nascosto di Confindustria di affidare la gestione dello smart working ad un rapporto tra singolo lavoratore e impresa».

Bucci annuncia che «Il 29 ottobre con Cgil nazionale, giuristi, psicologi e lavoratori oltre che imprese ci confronteremo su questo tema in una iniziativa pubblica che si terrà prsso la sala del consiglio regionale e dalla quale rivolgeremo la nostra proposta di costituire un osservatorio di monitoraggio, vigilanza e controllo presso l'Ispettorato del lavoro. La stagione dei rinnovi contrattuali deve necessariamente regolare questa materia».