Scuola, incontro sindacati e Regione Puglia, Verga (Uil): "Tavolo politico urgente"

Per ora resta confermata la chiusura ma sul trasporto Giannini apre ad uno spiraglio con il servizio privato

giovedì 29 ottobre 2020 18.00
È terminato l'incontro sulla scuola a seguito dell'emanazione dell'ordinanza regionale relativa alla chiusura decisa ieri dal presidente Michele Emiliano. Per la Uil Scuola Puglia erano presenti il segretario generale Gianni Verga e il segretario dell'area V Vincenzo Fiorentino.
In apertura dei lavori è intervenuto l' assessore regionale ai trasporti, Giovanni Giannini, che ha comunicato l'adozione di una delibera regionale per l'intensificazione delle corse di trasporto per un impegno di spesa di 4 milioni di euro, anche mediante l'affidamento del servizio a privati.

Durante l'incontro l'epidemiologo dell'università di Pisa e assessore alle Politiche della Salute e al Welfare della Regione Puglia Luigi Lopalco ha illustrato le ragioni che hanno condotto alla Didattica Integrata a Distanza, soffermandosi sulla necessità dell'aggiornamento tra due settimane, non escludendo il ritorno alla lezioni in presenza. Lopalco ha comunicato, su espressa richiesta della Uil Scuola, che in Puglia vi sono 286 scuole colpite dal virus, 417 studenti positivi e 156 tra il personale scolastico. Duro l'intervento del Segretario generale, Gianni Verga: "E' stata assunta – afferma - in maniera frettolosa, con un dato relativo al contagio scolastico pari allo 0,07%, numeri che non riteniamo così tanto allarmanti da portare alla chiusura degli istituti. L'ordinanza, inoltre, etichetta in modo evidente gli alunni con BES che si vedono, così, esclusi dai processi educativi e dalla tanto conquistata integrazione: praticamente un ritorno alle classi differenziate. Ci sembra che il contagio, soltanto in Puglia, a differenza delle altre regioni e paesi europei, dipenda solo ed esclusivamente dalla scuola. Una incapacità politica di far fronte al potenziamento dei trasporti e del sistema sanitario (certificazioni dei pediatri, tamponi tardivi e asl sotto stress) sta condizionando un luogo sicuro, come la scuola, dove sono stati spesi circa 30 milioni di euro per tenerla aperta soltanto un mese".
Verga ha sottolineato, altresì, i notevoli disagi delle famiglie, quelli dei dirigenti scolastici e di tutto il personale della scuola, "chiamati incessantemente ad approntare "ad horas" i piani organizzativi ed operativi".
"Abbiamo chiesto – prosegue Verga - l'immediata istituzione di un tavolo politico urgente, soluzione condivisa dall'assessore Leo, con la presenza delle confederazioni, perché ora il problema diventa anche socio-economico. Si sarebbe dovuto pensare ai genitori-lavoratori prima di emettere provvedimenti frettolosi".