Report mobilità sostenibile, Bari al quart'ultimo posto tra le città italiane

Forza Italia: «Urge una svolta radicale e tempestiva per colmare il ritardo registrato dalla nostra città»

giovedì 28 settembre 2023 15.58
Il report 2023 del Cnr e di Kyoto Club, sulla mobilità sostenibile nelle Città Metropolitane italiane, dà un quadro negativo della città di Bari.

Nel rapporto, infatti, la nostra città si è attestata al quart'ultimo posto tra le grandi città italiane, con un ritardo del 71% rispetto agli obiettivi europei da centrare entro il 2030.

Da quanto si evince è quasi inesistente l'offerta di trasporto pubblico non inquinante e la quota di autobus elettrici, sono poche le piste ciclabili rispetto al numero di abitanti, per quanto alcune siano state realizzate improvvidamente anche sulle carreggiate stradali; è irrisorio il numero di veicoli in sharing; mentre è elevato il tasso di motorizzazione termica e si sono solo 70 colonnine di ricarica elettriche; nel complesso risulta pessima la ripartizione modale (il 57% degli spostamenti è ancora con mezzi privati motorizzati individuali, mentre per raggiungere l'obiettivo europeo si dovrebbe scendere al 35%).

Il tutto si ripercuote sulla qualità dell'aria urbana, ammorbata da un'elevata concentrazione di inquinanti, tra cui pm10 e pm2,5, nonostante la fortunata posizione geografica di Bari favorisca la salubrità dell'aria.

«Venti anni di centrosinistra a Palazzo di Città, di cui 10 con al vertice un ingegnere stradale, il sindaco Antonio Decaro, hanno relegato Bari nelle retrovie di varie classifiche periodicamente elaborate sulle città europee, tra cui quella su decarbonizzazione, trasporto green e aria pulita - sottolinea in una nota il direttivo di Forza Italia Bari -. Urge una svolta radicale e tempestiva per colmare il ritardo registrato dalla nostra città sul versante della mobilità sostenibile rispetto ad altre aree urbane italiane ed europee. Serve un cambio di rotta per rendere Bari a pieno titolo una città moderna, digitale ed ecosostenibile, e per recuperare posizioni nelle varie classifiche urbane in cui, spesso, siamo tra i fanalini di coda, per responsabilità politica di chi da troppo tempo dimostra di non saper governare la nostra grande città».