Regionali Puglia, Giorgia Meloni attacca il centrosinistra: «Campagna elettorale stomachevole»

La leader di FdI presenta Emiliano come "Cetto La Qualunque": «Assunzioni e concorsi ad hoc. Lopalco specula sui malati oncologici, a loro nostra assistenza legale»

giovedì 17 settembre 2020 12.58
A cura di Riccardo Resta
Ultime ore di campagna elettorale in vista delle regionali in Puglia del 20 e 21 settembre, e gli opposti schieramenti affilano le armi per affondare l'attacco decisivo. Questa mattina è stato il turno di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, che in una conferenza stampa tenuta a Bari con il candidato di centrodestra Raffaele Fitto ha scoccato i suoi dardi contro il centrosinistra e Michele Emiliano.

gemmato meloni fitto



Presentando un manifesto che ritrae Emiliano nei panni di "Cetto La Qualunque", noto personaggio del comico Antonio Albanese, Meloni dice: «Da parte del governatore uscente e della sinistra c'è stata una campagna elettorale stomachevole. I precari sono stati tenuti per anni nella loro condizione di precarietà e sono stati assunti a tempo indeterminato solo a tre giorni dal voto, davanti a Michele Emiliano per baciargli l'anello. I santini di Lopalco sono stati mandati ai malati oncologici della regione, sfruttando dati che non potrebbero essere diffusi; si è cercato di utilizzare la sofferenza delle persone per scopi elettorali. Quella vicenda è gravissima, abbiamo depositato un'interrogazione parlamentare e scriverò una lettera al garante per la protezione dei dati personali. Se questi malati volessero tutelare il loro diritto alla privacy metteremo a disposizione i nostri avvocati. Emiliano ha annunciati concorsi e tentato di utilizzare la clientela come unica arma di convincimento. Il nostro è un modello di libertà per questa regione, di sviluppo infrastrutturale, di aiuti alle aziende, di giovani e di posti di lavoro che non dipendono dal politico di turno ma dal valore delle persone. Vogliamo una Puglia di cittadini e non di sudditi; la Puglia non ha bisogno dei suoi "Cetto La Qualunque", come è stato Emiliano in questa campagna elettorale».

[YOUTUBE]

Sul tema sanità, cuore pulsante delle amministrazioni regionali, Meloni prosegue: «Viene usata per fare le clientele. Più privata di come l'hanno voluta loro non esiste, con concorsi all'ultimo momento e nomine di direttori e primari. Siamo per difendere il valore della sanità e impedire che la gente scappi, e siamo per farlo con il merito».

Dal punto di vista politico, Giorgia Meloni dice che per Fratelli d'Italia le regionali in Puglia sono un «Punto importante nel nostro percorso - continua la deputata romana. Questa è una regione molto importante e vogliamo vincere la sfida con Raffaele Fitto, raccontando di una voglia di allargare i nostri confini e rappresentare una fetta sempre più ampia di cittadini. Una sfida in cui mi sono molto impegnata; spero che riusciremo a convincere i pugliesi, senza promesse e sciocchezze».

Centrodestra che si presenta unito sulla scheda elettorale a favore di Fitto, ma con un appoggio della Lega e di Salvini che si è visto solo a una settimana dal voto con i leader nazionali a Bari in piazza insieme a Fitto: «Aver fatto qui una grande manifestazione con i tre leader è un segnale chiarissimo - chiarisce Meloni. Da questa parte ci sono persone abituate a governare insieme per scelta e visione comune; dall'altra parte c'è gente che si schifa sui territori e che sta insieme al governo del paese per impedire ai cittadini di esprimere il proprio voto».

Meloni continua attaccando anche il governo nazionale: «Ovunque vada la sinistra dice che i soldi del Recovery fund verranno distribuiti solo se vinceranno loro. Ma quei fondi non sono di Conte, della sinistra o dei 5 Stelle; sono fondi dei cittadini italiani, che l'Europa mette a disposizione in ragione del fatto che l'Italia contribuisce all'esistenza dell'Unione europea. Sono soldi che sarà più facile spendere in sviluppo infrastrutturale con un governo di centrodestra, perché Conte ha dilapidato 100 miliardi in idiozie come il bonus monopattino invece di aiutare le aziende. Il governo accederà al Mes, ma lo dirà solo dopo le elezioni. Scuola? La rappresentazione di una totale incapacità: è quello che accade quando metti un passante a fare il ministro. È scandaloso che bambini disabili non siano potuti andare a scuola per mancanza di insegnanti di sostegno; in Italia c'è questo problema, e per risolverlo c'è bisogno di un ministro che sappia vagamente di cosa sta parlando».

Fitto, dalla sua, incalza: «Nel 2005 in Puglia non c'erano tasse regionali, mentre dal 2007 sono stati introdotti 300 milioni di tasse dai governi di sinistra su Irpef, Irap, benzina, metano, rifiuti. Un meccanismo che serviva per alimentare la spesa pubblica con una gestione clientelare. Non si spendono i fondi europei per agricoltura, pesca, infrastrutture, impianti del ciclo di trattamento dei rifiuti. A ogni problema la Regione ha istituito un'agenzia, senza risolverlo; noi vogliamo tornare a un'organizzazione regionale senza tasse. Io non ho chiuso un solo ospedale da presidente della Regione Puglia. Ci sono tre piani ospedalieri: nel mio c'è stata una chiusura di alcuni reparti con la previsione di riattivarli, in quello di Vendola c'è un piano ospedaliero che non ha riaperto nessuno di quei reparti e non ha attivato le nuove previsioni, nel piano di Emiliano quelli ospedali dove io avevo chiuso solo alcuni reparti sono stati chiusi definitivamente».