Punta Perotti, l'affondo di Fratelli d'Italia: «Esempio di mala amministrazione di questo centrosinistra»
Conferenza stampa in mattinata, motivo del contendere il risarcimento a cui il Comune è stato condannato
mercoledì 14 settembre 2022
15.51
«La vicenda di Punta Perotti è simbolica perché è l'esempio di come l'arroganza di chi occupa una poltrona lede i diritti fondamentali delle persone».
Non usano mezze parole da Fratelli d'Italia per commentare la vicenda Punta Perotti, per la quale qualche giorno fa il Comune di bari è stato condannato a risarcire con circa 9 milioni di euro la Sudfondi srl della famiglia Matarrese.
Punta Perotti, aggiunge Ignazio Zullo, «è un esempio di mala amministrazione di questo centrosinistra».
«Questa vicenda è l'emblema di quello che avviene in questa città - rimarca Filippo Melchiorre -. Se sei amico del potere vieni aiutato, se non lo sei hai bisogno di tempo per avere il giusto riconoscimento che ti spetta. Noi vogliamo invertire questa tendenza, bisogna partire tutti dallo stesso livello, perché è giusto che vada avanti chi è bravo».
«Bari ha bisogno di una amministrazione capace di lavorare per l'interesse della comunità e che non ha l'arroganza di potersi sentire comodo seduto su una poltrona a decidere le sorti dei cittadini. Le spese poi le paghiamo noi», conclude Michele Picaro.
Non usano mezze parole da Fratelli d'Italia per commentare la vicenda Punta Perotti, per la quale qualche giorno fa il Comune di bari è stato condannato a risarcire con circa 9 milioni di euro la Sudfondi srl della famiglia Matarrese.
Punta Perotti, aggiunge Ignazio Zullo, «è un esempio di mala amministrazione di questo centrosinistra».
«Questa vicenda è l'emblema di quello che avviene in questa città - rimarca Filippo Melchiorre -. Se sei amico del potere vieni aiutato, se non lo sei hai bisogno di tempo per avere il giusto riconoscimento che ti spetta. Noi vogliamo invertire questa tendenza, bisogna partire tutti dallo stesso livello, perché è giusto che vada avanti chi è bravo».
«Bari ha bisogno di una amministrazione capace di lavorare per l'interesse della comunità e che non ha l'arroganza di potersi sentire comodo seduto su una poltrona a decidere le sorti dei cittadini. Le spese poi le paghiamo noi», conclude Michele Picaro.