Puglia, vaccini antinfluenzali in ritardo. Zullo: «Imperdonabile»

Il consigliere di Fratelli d'Italia attacca: «Questa situazione peserà tanto sulla gestione dell'emergenza COVID 19»

domenica 25 ottobre 2020 14.59
«I ritardi nell'approvvigionamento, nella distribuzione e nell'effettuazione dei vaccini antinfluenzali peseranno tanto sulla gestione dell'emergenza COVID 19».

Attacca così il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Ignazio Zullo. Pochi giorni fa la Regione Puglia aveva comunicato di aver iniziato la distribuzione dei vaccini, ma al momento sono in molti i medici di base e i pediatri a lamentare di non aver ancora avuto la fornitura.

«Siamo a fine ottobre ed ancora i medici di famiglia ne sono sprovvisti - aggiunge - e costretti a rimandare a casa i loro pazienti che chiedono di farlo. A questi ritardi bisogna aggiungere i tempi intercorrenti dal momento della somministrazione del vaccino al momento della produzione di anticorpi (stimata in circa 15 giorni) e va anche aggiunto che fino a quando non si raggiungerà un alto grado (almeno il 75%) di copertura vaccinale della popolazione bersaglio, accanto al COVID 19 circolerà con alta capacità di diffusione e di trasmissione anche il virus dell'influenza che è bene che si sappia ha un grosso ruolo nell'impatto sui servizi sanitari in termini di ospedalizzazione di casi gravi e complicati».

«È facile quindi presumere che entro fine ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale sarà solo agli inizi e che quindi una buona copertura vaccinale di popolazione bersaglio non l'avremo prima di fine novembre - sottolinea il consigliere - È tardi, molto tardi e che determinerà nei prossimi giorni il dover affrontare centinaia di migliaia di soggetti contagiati dal virus dell'influenza con sintomi simili a quelli del COVID 19 da dover fare screening con tampone COVID per fare diagnosi differenziale e sarà un assalto e un superlavoro per tutto il sistema sanitario pubblico e privato pugliese».

«I ritardi della vaccinazione antinfluenzale sono imperdonabili - conclude - e sono il segno tangibile di una sanità pugliese inefficace, inefficiente, sprecona e capace di scaricare le responsabilità su altri e tra gli altri anche sui cittadini e l'unica cosa che poi sanno fare è quella di assumere ordinanze di chiusura che mettono in ginocchio tutte quelle famiglie il cui lavoro si fonda su una saracinesca che devono alzare ogni giorno».