Popolare di Bari, chiuse indagini su ex vertici. Falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza le accuse

Atto notificato a dieci persone, tra cui Marco e Gianluca Jacobini ritenuti responsabili principali del crac

mercoledì 8 marzo 2023 19.28
Si sono concluse le indagini sul crac della Banca popolare di Bari. La Procura di Bari ha emesso avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti degli ex vertici della Banca popolare di Bari, commissariata dalla Banca d'Italia nel dicembre 2019, con le accuse di falso in bilancio per gli anni 2016, 2017 e 2018, ostacolo alla vigilanza della Consob e di Bankitalia, estorsione e lesioni personali ai danni di un manager e aggiotaggio bancario ai danni degli azionisti della banca,

L'atto di chiusura delle indagini è stato notificato a dieci persone. Tra gli indagati compaiono Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio, che hanno ricoperto gli incarichi di presidente e vice direttore generale dell'istituto di credito, oltre a Vincenzo De Bustis Figarola (ex direttore generale ed ex amministratore delegato della banca), Giorgio Papa (ex amministratore delegato), Roberto Pirola (ex presidente del collegio sindacale), e altri cinque ex dirigenti.

L'ammontare delle false comunicazioni sociali è stimato in diverse centinaia di milioni di euro. Sono i 23 capi d'imputazione che racchiudono il quadro accusatorio. Per la Procura di Bari, gli indagati, a vario titolo, sono accusati, sia attraverso i falsi in bilancio sia nelle comunicazioni alla clientela e di aver compromesso la stabilità patrimoniale e la capacità di essere solvibile della banca. Inoltre, i dieci indagati avrebbero, per l'accusa, alterato la percezione della solidità bancaria, e di conseguenza la fiducia dei risparmiatori che avevano affidato alla Popolare di Bari i risparmi in gestione fiduciaria.

I reati contestati fanno riferimento al periodo di sette anni compreso tra il 2013 e il 2019.